NOVENA A PADRE PIO DA
PIETRELCINA
Padre Leonardo Triggiani Cappuccino
Padre
Pio, insegna anche a noi, ti preghiamo, l'umìltà del cuore per essere
annoverati tra i piccoli del Van-gelo ai quali il Padre ha promesso di ri-velare
i misteri del suo Regno. Ottienici uno sguardo di fede capace di riconoscere
prontamente nei poveri e nei sofferenti il volto di Gesù. Sostienici nell'ora
del combattimento e della prova e, se cadiamo, fa' che spe-rimentiamo la gioia
del sacramento del perdono. Trasmettici la tenera devozione ver-so Maria, Madre
di Gesù e nostra. Accompagnaci nel pellegrinaggio ter-reno verso la Patria
beata, dove speria-mo di giungere anche noi per contem-plare in eterno la
Gloria del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. - Amen. Giovanni
Paolo II
Padre Pio, ti abbiamo conosciu-to così, ti abbiamo chiamato sempre così, lascia che continuiamo a chiamar-ti ancora così - nulla togliendo alla tua gloria, nulla svilendo della tua santità. Anche nelle nostre famiglie, quando uno diventa professore, continua ad essere chiamato come prima. E poi, chiamandoti semplicemente padre Pio, ti sentiamo più vicino; la tua grandezza non ci fa sentire piccoli; anzi, ci sentiamo più a nostro agio per chie-derti tutto ciò di cui il nostro cuore ha bisogno. Padre Pio, aiutaci ad amare Gesù; aiutaci ad amare Maria; aiutaci a capi-re che, se vogliamo raggiungerti, non c'è altra via che quella del Calvario. Per questa Novena, noi non troviamo di meglio che rivivere e gu-stare, soprat-tutto, quanto il Santo Padre Giovanni Pao-lo II ha detto di te in occa-sione della tua Beatifica-zione e Cano-nizzazione.
1
°- GIORNO - L'ultima benedizione
Padre Pio, il 22 settembre 1968 è stato l'ultimo giorno di tua vita terre-na. C'era il 1° Raduno internazionale dei Gruppi di Preghiera: una folla mai vista a memoria d'uomo! L'ora legale cessava nella notte per tornare alla nor-malità del corso solare. L'altare era tut-to illuminato e adornato di rose rosse: 50 anni di crocifissione erano simbo-leggiati nel rosso vermiglio di quelle rose stupende. Tu salisti ancora una volta l'altare: era l'ultima messa di un Crocifisso! Al termine ci fu la pau-ra di un collasso. Ma riuscisti a dire: "Ite, missa est". La messa era finita, nella liturgia so-lenne del canto, come ultimo dono ai tuoi figli venuti da ogni parte del mon-do; e, nella tua vita terrena, per gli uo-mini che l'avevano voluta solenne, nel trionfo di mille luci, nello splendore di mille rose, davanti a mille e mille cuori che avevano imparato dal tuo a unirsi e a ritrovarsi nel Cuore di Gesù. Dopo la messa, dalla finestra del vecchio Coro, volesti benedire la folla. Era più di un anno che non lo facevi. A padre Onorato che, vedendoti sfi-nito, ti sconsiglia-va, dicesti: "Voglio salutare per l'ulti-ma volta i miei fi-gli". Nel pomerig-gio, salisti sul ma-troneo, come al solito. Al momento di andar via, guardasti in bas-so i tuoi figli e li benedicesti a più riprese. A sera inoltrata, dopo la Via Cru-cis, i Gruppi di Preghiera si ri-versarono die-tro il convento, aspettando di vederti alla tua finestra. L'atte-sa durò a lun-go, ma non re-stò delusa. Li benedicesti. Era l'ultima volta che compivi quel gesto ripetuto per anni. Nella notte, padre Pellegrino ti vide più volte con il volto rigato di lacrime: erano lacrime di amore per le anime e di riconoscenza a Dio. Poco dopo le ore 21.00, ti sentisti male e volesti compiere tre doveri: con-fessarti, rinnovare la tua consacrazio-ne a Dio e raccomandarti alle preghie-re del Confratello. Poco prima di perdere coscienza, chiedesti a padre Pellegrino: "Di chi è quella foto?" - "Di vostra madre" - "Ma io ne vedo due di mamme... ". Erano la Mamma celeste e quella terrena che venivano a prenderti per consegnarti a Gesù. A padre Pellegrino, che ti chie-deva un'ultima benedizione, risponde-sti: "Sì, benedico tutti i miei figli spiri-tuali, i malati, i confratelli. E di' al Su-periore che dia lui per me questa bene-dizione". Fu data durante i tuoi fune-rali!
Preghiera
- Padre Pio, aiutaci ad
amare Dio, nella buona e nel-la cattiva sorte, nella salute e nella malattia,
in vita e in morte. E, quando giungerà il momento, anche noi scioglieremo le
vele senza rimpianti, nella certezza di ricevere la corona di giustizia.
CELEBRANTE
- Rivolgiamo la nostra umile preghiera a Dio Padre onnipoten-te, dicendo
insieme:
1.
Perché il Signore doni alla sua Chie-sa Sacerdoti che consacrino ostie, ma
soprattutto anime. Ascoltaci, Signore.
2.
Perché il Signore doni alla sua Chie-sa Sacerdoti che parlino con la vita più
che con la parola. Ascoltaci, Signore
3.Perché
il Signore doni alla sua Chie-sa Sacerdoti come padre Pio: amanti della
preghiera e del sacrificio. Ascoltaci, Signore
4.
Perché il Signore doni alla sua Chie-sa Sacerdoti dal cuore aperto, dal-le
mani forate e dallo sguardo lim-pido. Ascoltaci, Signore
5.Perché
il Signore doni alla Chiesa Sacerdoti dalle gi-nocchia robuste che sappiano ado-rare,
impetrare, espiare e sostare di-nanzi al tabernacolo. Ascoltaci, Signore
6.
Perché il Signore ci renda degni di avere tali Sacerdoti. Ascoltaci, Signore
Ascolta,
o Padre, la nostra preghiera: te lo chiediamo per l'intercessione del-la
Vergine Santa e di padre Pio e per i meriti di Cristo tuo Figlio che vive e re-gna
nei secoli dei secoli. Amen.
2°
GIORNO - Il pio transito
Padre
Pio, nella notte del 23 set-tembre 1968, alle ore 02.30, moristi nel silenzio
delle cose, della natura e degli uomini. Moristi da gran signore, nel-l'equinozio
di autunno (= allorché nei due giorni dell'anno, il 22 e il 23 set-tembre, la
notte e il giorno hanno ugua-le durata).
La
notizia della tua morte fece enor-me impressione: si era tentati di non
crederci, per-ché abituati a quella tua presenza lassù.
Era
subentrata la convinzione che tu non do-vessi mai mori-re e restare per
sempre, lassù, punto di riferimento per tutti noi poveri mortali. Invece, come
per Gesù, per la Vergine... anche per te, scese la sera. Il tuo sepolcro era
stato ultimato il giorno precedente: un se-polcro nuovo scavato nella roccia,
come quello di Gesù. Ogni anno, una solen-ne veglia ricorda quella notte.
Il tuo cammi-no di gloria ha segnato punte massime: il 23 maggio 1987, quando il Papa Giovanni Paolo II andò a inginoc-chiarsi sulla tua tomba ( se, una cinquantina d'an-ni addietro, qual-cuno avesse ipo-tizzato una cosa si-mile, sarebbe stato detto "pazzo", per-ché eri stato mes-so in quarantena, con la proibizione di celebrare la messa in pubblico, di con-fessare i fedeli e di riceve-re i tuoi figli spirituali) - i12 maggio 1999, allorché Giovanni Paolo II ti pro-clamò Beato; e, il 16 giu-gno 2002, quando ti di-chiarò Santo, alla presen-za di una folla immensa. Ma perché, tu uomo all'antica, hai suscitato e susciti ancora tanto fasci-no? Per esserti sforzato di essere un autentico Sacerdote di Gesù! Avevi ca-pito che il Sacerdote dev'essere per ec-cellenza uomo di Dio e lo fosti; che il Sacerdote non dev'essere come gli altri e non lo fosti; che il destino del Sacer-dote deve identificarsi con quello di Ge-sù e con Gesù ti identificasti; che il Sa-cerdote difficilmente riesce ad essere "alter-Christus ", senza una grande de-vozione alla Madonna e la coltivasti, recitandoLe tanti Rosari per asciugare le lacrime di chi piangeva, anche per fame; per lenire il dolore di chi soffri-va, anche per la libertà; per cancellare l'amarezza di chi era tradito, anche nel-l'amore; per addolcire il lutto di chi era rimasto orfano, vedovo - e per cancel-lare lo strazio, la disperazione di chi aveva peccato.
Preghiera
- Pa-dre Pio, aiuta anche noi ad essere auten-tici uomini di fede. Non è mai
troppo tardi per darci a Dio. Però, non dobbiamo aspettare la grande ora:
questa non ar-riva mai senza i pic-coli minuti; né dob-biamo attendere la
grande occasione: rischieremmo la disoccupazione per
tutta la vita. (padre Pio).
3°
GIORNO - Pietra viva
Padre
Pio, il Signore ti fece dono di non pochi e singolari carismi, ma anche di molte
e cocenti prove da essi derivanti. Così fosti oggetto di molte in-comprensioni.
Ma tu riuscisti sempre a conservare la calma, perché "ti strin-gevi a
Cristo, pietra viva" (1 Pt 2,4) e diventasti tu stesso "pietra
viva" per la costruzione dell'edificio spirituale, che è la Chiesa. Per
questo, tanti - incon-trandoti direttamente o indirettamen-te - ritrovavano la
fede; alla tua scuo-la, si sono moltiplicati, in ogni angolo del mondo, i
Gruppi di Preghiera.
A chi ti chiedeva cosa fare, tu pro-ponevi la santità, ripetendo loro: "Sem-bra che Gesù non abbia altra cura per le mani se non quella di santlficare l'ani-ma vostra" (Epist. II, pag 155).
Preghiera
- Padre Pio, aiuta anche noi a capire che la salvezza non sta nel pensare al
passato, ma nell'accorgerci del futuro; che Dio non ricorda più quello che
abbiamo fatto, ma quello che accettiamo di essere; che il tempo che Dio è
disposto ancora a concederci deve servire a realizzare il sogno che Lui ha fatto
sulla nostra culla; che dobbiamo dire a Dio il nostro si: un si pieno, to-tale,
definitivo - come l'hai detto tu. Quel tuo si è rimasto sempre in piedi, anche
sul calvario.
Padre
Pio, aiuta anche noi a metterci dinanzi a un Crocifisso. Finalmente, ca-piremo
che sulla croce il Si di Dio è letteralmente "in-chiodato", per
sempre. Sco-priremo anche la tenuta malferma del nostro sì. Al-lora, anche
noi inizieremo ogni giorno, dicendoGli: "Si-gnore, sia fatta la tua volon-tà".
4°
GIORNO - La scuola dell'amore
Padre
Pio, la Provvidenza ha vo-luto che tu agissi senza mai spostarti dal tuo
convento. Ciò non è senza si-gnificato - ha detto il Papa.
In
un momento di particolari prove, Gesù volle consolarti, dicendo: "Sotto la
croce s'impara ad amare" (Epist I, pag 339). Si, la croce di Cristo è
l'insigne scuola dell'amore; anzi, è la sorgente stessa dell'amore. Infatti,
sotto la cro-ce, la tua carità si riversava come bal-samo sulle debolezze e
sofferenze dei fratelli".
Allo
zelo per le anime (= i Gruppi di Preghiera) tu abbinasti l'attenzione per il
dolore umano (= La Casa Sollievo della Sofferenza), inculcando una me-dicina
"umanizzata", perché il sofferente ha bisogno, soprattutto, di un
clima umano e spirituale, che gli consenta di ritrovare se stesso nell'incontro
con l'amore di Dio e la tenerezza dei fratel-li.
Insomma,
hai voluto mostrare che " i miracoli ordinari di Dio passano at-traverso
la nostra carità". Infatti, chi non si dona è come un grano che non
germoglia. è morto due volte: nella real-tà e nella speranza. L'egoismo
uccide chi si isola.
Preghiera
- Padre Pio, aiuta anche noi a capire che è impos-sibile coltivare la di-mensione
verticale trascurando quella orizzontale. La croce è completa con le due
braccia: quello che sale verso l'alto e l'altro che si espan-de sulla terra.
Infat-ti, l'amore di Dio e del prossimo sono due porte che si a-prono e si
chiudono insieme (Kierkega-ard).
Solo
che, a volte, anche noi passia-mo per certi eventi difficili a capirsi. In-contriamo
avvenimenti di cui non com-prendiamo bene il significato. Padre Pio, fa' che -
se non sappiamo capire - sappiamo almeno amare.
5°
GIORNO - Amate la Madonna
Padre
Pio, con il tuo insegnamen-to e il tuo esempio, tu hai invitato alla preghiera,
al ricorso alla divina miseri-cordia con il sacramento della Peniten-za e
all'amore del prossimo. In partico-lare, hai invitato ad amare e a venera-re
la Vergine Maria.
La
tua devozione alla Madonna tra-spariva in ogni manifestazione della tua vita:
nelle parole e negli scritti, negli insegnamenti e nei consigli che dispen-savi
ai tuoi numerosi figli spirituali.
Sul
tramonto della tua giornata ter-rena, manifestasti una delle tue ulti-me
volontà, dicendo: "Amatela Madon-na e fateLa amare. Recitate il
Rosario".
Sì,
anche noi vogliamo promettere a questa Madre di evitare il peccato e di vivere
in grazia di Dio. Solo così, potre-mo continuare il terreno pelle-grinaggio,
con la dolce spe-ranza nel cuo-re di andare "a vederla un dì in cielo
patria no-stra".
Preghiera
- Padre Pio, aiu-ta anche
noi ad abbandonarci ciecamente nelle mani di Dio, come il bimbo si ab-bandona
tra le braccia della mamma sua, nella consapevolezza che Dio ci ama di un amore
infinito. E dopo Dio, nessuno ci ama più di Maria.
Padre Pio, aiutaci a capire che in cie-lo abbiamo una Mamma onnipotente per grazia, che siede accanto al Figlio nella gloria e intercede per noi.
Ella
ci vuole bene, ci vuole aiu-tare, ci può aiutare - perché è on-nipotente
per gra-zia. Quante volte, hai detto che, nel passato, per un fioretto offèrtoLe,
per un'Ave Maria detta, per un Ro-sario recitato, la Madonna ha be-neficato
tanti pec-catori!
Ed
aggiungevi che è disposta a fare altrettanto anche a noi, se La preghia-mo, La
invochiamo e La amiamo.
Padre
Pio - quando sembra di vacil-lare sotto il peso della croce - aiuta cia-scuno
di noi ad appoggiarci alla Ma-donna: è sempre presente sulla via di ogni
calvario, è sempre pronta a sor-reggere chi vacilla, a rialzare chi cade, ad
asciugare le lacrime di chi piange.
Padre
Pio - quando giungerà la sera della nostra giornata terrena - fa' che i nostri
occhi si chiudano alla luce di questo mondo guardandoLa Addolora-ta e si
riaprano alla luce dell'eternità contemplandoLa gloriosa, nel regno del Figlio
suo.
E
Tu, Regina del cielo e della terra, insegnaci a vivere una vita di amore! Aiuta
anche noi a vive-re una vita di preghiera! Siamo eterni bambini, prendici per
ma-no, portaci per la strada del Signo-re. Eviteremo di smarrirci - Rag-giungeremo
con certezza il porto della salvezza e-terna.
6°
GIORNO - Pane spezzato
Padre
Pio, la divina Provvidenza ha voluto che tu fossi proclamato Bea-to alla
vigilia del Grande Giubileo del 2000, mentre si chiudeva un secolo drammatico.
Siccome, nell'economia di Dio, nulla succede a caso, un tale even-to riserva un
messaggio ai Credenti ed all'umanità intera - ha detto il Papa. E' lo stesso
messaggio del Giubileo: Gesù è l'unico Salvatore del mondo! - "Dalle sue
piaghe siete stati guariti! (1 Pt 2,25) - ripetevi a tutti, con le parole
dell'apo-stolo Pietro - tu, che quelle piaghe le portavi impresse nel tuo
corpo.
Nella
tua lunga permanenza a San Giovanni Rotondo (= oltre 50 anni!), ti dedicasti
interamente alla preghiera, al ministero della riconciliazione e della direzione
spirituale. Lo ha detto così bene il Servo di Dio papa Paolo VI:
-
"Guardate che fama ha avuto padre Pio... Ma per-ché?... Per-ché diceva
la "Messa umil-mente, con-fessava dal mattino alla sera, ed era
rappresentante stampato delle Stimmate di nostro Signore. Era un uomo di
preghiera e di sofferenza" (20 febbraio 1971).
Padre
Pio, tutto raccolto in Dio, por-tando sempre nel tuo corpo la passio-ne di Gesù,
sei stato "pane spezzato" per gli uomini affamati del perdono di Dio.
Quelle tue ferite aperte e sangui-nanti parlavano dell'amore di Dio per tutti,
specie per i malati nel corpo e nel-lo spirito.
Preghiera
- Padre Pio, aiutaci a ca-pire
che, oltre ad avere un corpo da sfamare, abbiamo anche un'anima da salvare.
Dobbiamo lavorare, per man-giare - dobbiamo pregare, per salvar-ci. Aiutaci ad
avere costante il pensie-ro della presenza di Dio - E' stato detto che due cose
non ci abbandonano mai: lo sguardo di Dio e il cuore della mam-ma.
Padre Pio, infondi in noi il coraggio di testimoniare la fede senza vergogna, senza rossore, senza la paura di qual-che sorrisetto beffardo, perché: "Ride bene chi ride ultimo". Non solo, ma "chi si vergognerà di me dinanzi agli uomi-ni, di lui mi vergognerò io dinanzi al Padre mio" - dice Gesù, nel Vangelo. E la vergogna di Dio equivale al rigetto eterno, cioè all'Inferno!
Padre
Pio, sul tuo e-sempio, fa' che anche noi prendiamo la bella e san-ta abitudine
di visitare Gesù in chiesa, ogni gior-no. Purtroppo, noi abbiamo cambia-to
nome a Dio: non è più l'Em-manuele, cioè il Dio-con-noi, ma è il "Dio
solo"! Padre Pio, aiu-taci a
fare della nostra casa una piccola chiesa; a meditare sulla passione di Gesù,
soprattutto, il ve-nerdì; a leggere, ogni giorno, qualche pagina della Bib-bia;
a non trascurare mai la preghiera del mattino e della sera. Se necessario, a
rubare magari anche tempo al son-no, per pregare - come facevi tu; a fare anche
nostro il motto: "Tutto per la mag-gior gloria di Dio".
Sul
tuo esempio, anche noi voglia-mo stabilire, durante il giorno, un tempo per
prega-re, come l'ab-biamo per la-vorare, ripo-sare, cibarci, divertirci... -
perché "Chi prega, certa-mente si sal-va. Chi non prega, certa-mente si
dan-na" (Sant'Al-fonso Maria de' Liguori).
Sul
nostro volto, Dio ha stampato la sua immagine. Padre Pio, aiutaci a conservarla
nitida, evitando il pecca-to e confessandoci subito, qualora ca-pitasse di
commetterne qualcuno.
7°
GIORNO - Amare e soffrire
Padre
Pio, la tua vita fu un inces-sante combattimento spirituale, soste-nuto con le
armi della preghiera, cen-trata nei sacri gesti della Confessione e della
Messa. La Messa era il cuore di ogni tua giornata, la preoccupazione quasi
ansiosa di tutte le ore, il momento di maggiore comunione con Gesù.
Ti
sentivi chiamato a partecipare al-l'agonia di Cristo, agonia che continua fino
alla fine del mondo. Infatti, dicevi che "in ogni uomo colpito nella carne
c'è Gesù che soffre".
Per
alleviare tanta sofferenza, hai voluto i Grup-pi di Preghiera e la Casa
Sollievo della Sofferenza.
E
hai detto: "Pregate il Si-gnore con me, perché tutto il mondo ha bi-sogno
di pre-ghiera".
Hai
voluto un esercito di oranti, di per-sone che fos-sero "lievito" nel
mondo con la forza della preghiera. L'altare e il con-fessionale furono i due
poli della tua vita.
Non
ti compiacevi del dolore, ma lo scegliesti come via di espiazione e di
purificazione. Desiderasti solo di "ama-re e soffrire", per aiutare
il Signore nel-la faticosa ed esigente opera della sal-vezza.
Padre
Pio, fratello di chi soffre, gui-daci sulla strada del Vangelo e rendici sempre
più generosi nel seguire Cristo.
Preghiera
- Padre Pio, aiutaci a ca-pire che è impossibile amare Dio e cam-minare per
una via che non sia quella del Calvario. E, nel dolore, nelle avver-sità,
nella malattia - a non ribellarci! Dio tratta i suoi amici come il contadi-no
tratta le piante. Il contadino cura e pota le piante che rendono e trascura
quelle che non rendono!
Per
questo, se anche noi dovessimo attraversare qualche ora buia, è nor-male.
Anche il sole, spesso, scompare e cede il posto al temporale. Però, dopo, il
sole riappare. E tu insegnavi che Dio non dimentica né mai abbandona chi in Lui
confida, chi a Lui si affida!
Padre
Pio, aiuta-ci a ricordare sem-pre di essere dei pellegrini, in una valle di
lacrime e di pianto, dove i mo-menti di gioia sono pochi, molti quelli di
dolore.
Padre
Pio, aiutaci a capire che il do-lore, accettato per amore di Dio, sof-ferto e
offerto per la propria purifica-zione e per la conversione dei fratelli,
finisce con il mutarsi in gioia - Così è stato per te - così sia anche per
noi!
Le
ricchezze e gli onori di questo mondo non possono far contento il no-stro
cuore. Al contrario, una vita umi-le, penitente, orante - per quanto pos-sa
sembrare strano - riesce a dare il giusto significato al terreno pellegrinag-gio,
a far conquistare un posto nella memoria eterna di Dio e nel cuore gra-to dei
fratelli.
E
poi, il giusto lo difende Dio, anche con il miracolo, se occorre. L'importante
è averLo dalla propria parte perché, se Dio è con noi, chi può nuocer-ci?
Il
dovere quotidiano, per quanto semplice, basta a occu-pare una vita e ad
abbellirla.
8°
GIORNO - La preghiera di padre
Pio
Padre Pio, la tua lunga sofferta giornata terrena si può spiegare e com-prendere
soltanto sotto questa luce: compiere la volontà di Dio, coniugan-do
ininterrottamente sofferenza e pre-ghiera.
Tu
eri l'uomo fatto preghiera! Le tue foto, che circolano in tutto il mondo, ti
ritraggono o con il volto atteggiato a celestiale sorriso o raccolto in preghie-ra.
Davvero, la preghiera era diventata il respiro della tua anima! Ovunque ti si
incontrava: in cella, in sacrestia, al refettorio, sul matroneo, nel confessio-nale,
per i corridoi, sulle scale o nel-l'orto - ti si vedeva sempre assorto in
preghiera. Insomma, tu parlavi con gli uomini e non interrompevi il colloquio
con Dio.
La
preoccupazione di restare sempre fedele a Dio ti spingeva a pregare tanto! Tu
tremavi al solo pensiero di offender-Lo - Scrivesti: "Dietro le
innumerevoli tentazioni, alle quali vado soggetto di giorno in giorno, un dubbio
da sconvol-germi anche la mente mi rimane: se veramente le ho discacciate!
Padre mio, le torno a ripetere che preferirei mille volte la morte anziché
determinarmi ad offendere un Dio così buono" (Ep I, p 199).
Oggi,
la moda è entrata anche in un - certo tipo di discor-so religioso - Oggi, si
preferisce parlare di impegno cristiano, di testimonianza evan-gelica o - più
sempli-cemente - di presen-za, di partecipazione, e non più di santità,
quella santità, il cui simbolo era, è la croce: un braccio verti-cale ed un
altro oriz-zontale - cioè, l'amo-re a Dio e l'amore ai fratelli.
L'antica
santità, verticale ed orizzon-tale, si è appiattita, almeno nel linguag-gio
di certa teologia, che vorrebbe una santità meno preoccupata del rappor-to con
Dio e più impegnata nel rappor-to con gli uomini; una santità, in cui la
preghiera e la contemplazione cedano il posto all'azione. Ed è un grave errore
mutilare l'eroismo cristiano della sua dimensione verticale. - Purtroppo, noi
non siamo altrettanto solleciti ad allon-tanare la tentazione.
Padre Pio, in te, c'era la ferma ri-soluzione di non offendere Dio - In noi, tale risoluzione, purtroppo, spesso manca! Anzi, bisogna aggiungere che - già siamo tentati senza volerlo e non è peccato! - a volte, ci mettiamo noi stessi in pericolo di peccare. E l'esporci al pericolo di peccare è già un peccato.
Preghiera
- Padre Pio, aiutaci ad amare di più il Signore, così da provare lo stesso
sentimento di odio per il pec-cato e ripetere con te: "Mille volte la mor-te,
anziché determinarmi ad offendere un Dio così buono".
9°
GIORNO - Quel 16 giugno 2002
Padre
Pio, il 16 giugno 2002 è stata una Domenica solare, non soltan-to sulla terra,
ma anche in cielo. E' stata una giornata straordinaria. Una festa fortemente
attesa e invocata.
Il
papa Giovanni Paolo II, con l'au-torità di Pietro, dinanzi ad una folla di
fedeli arrivati in Piazza San Pietro da tutto il mondo, ti ha dichiarato Santo.
Con la sua parola infallibile, ha pro-clamato la tua santità nella storia de-gli
uomini. Una santità fatta di sempli-cità e di eccezionalità, di ordinarietà
e di eroismo.
Quel
16 giugno, il Papa ha sottoli-neato che tu "hai stupito il mondo",
non calcando palcoscenici, ma consumandoti tra l'altare e il confessionale,
nella preghiera e nella sofferenza.
Padre Pio, tu dicevi di essere solo "un povero frate che prega" - e, invece, tu eri il vero profeta dell'Altissimo, dona-to da Dio per il bene del popolo, porta-tore di un messaggio non tuo. A con-tatto con te, si era costretti a prendere posizione - Come, del resto, anche tu eri "condannato" alla fedeltà a Dio e al suo messaggio - anche a costo di un vero e proprio martirio.
Infatti,
durante la tua vita terrena, più che collezionare privilegi, ti facesti una
scorpacciata di opposizioni, di cro-ci e di rifiuti. Eppure, sei passato tra
noi come "Un nobile sofferente che ha ricordato ai fratelli le cose
necessarie per salvarsi" (Cardinale Giuseppe Siri).
Per
questo, ora tu brilli nella gloria degli altari e ricordi a tutti che non c'è
nessun piedistallo più alto di quello dal quale, ora, tu domini il mondo.
Preghiera
- Padre Pio, aiu-ta anche noi a capire che Dio non è più grande se noi Lo
rispettiamo. Al contra-rio, noi diventia-mo più grandi, quando Lo ser-viamo"
(Santo Agostino).