NOVENA
A PAPA GIOVANNI PER INTERCEDERE GRAZIE
Signore,
sono qui davanti a te senza saperti dir nulla. Eppure ho tan-te cose da dirti,
tante cose da chiederti. Ma sono troppe e non so da quali cominciare. Signore ho
una pena che tu solo conosci. Tu ed io. Non oso dirla a nessuno. Mi vergogno di
farla sapere ad altri. Signore, la dico a te. Ve-di, mi costa di dirla anche a
te. Perdonami. Tu che mi leggi nel cuore, tu aiutami, Signore. Esaudiscimi per
la fede del tuo servo Papa Gio-vanni. Per il bene che ti ha voluto, rivolgi a
me il tuo sguardo di padre buono. Signore, soccorrimi, dammi la grande grazia
che ti chiedo. Padre nostro...
Signore,
so che tu hai sofferto nel veder soffrire. Non hai pianto sul-la tomba di
Lazzaro? Non hai pianto sulla tua città che ti rinnegava e fuggiva da te? Io
sono tentato di fare lo stesso. Sono tentato di ribel-larmi a te, di fuggire da
te. Signore, non permetterlo, te ne scongiuro. Fa' che vinca me stesso, la mia
riluttanza e che stia sempre con te. Ma tu, o Signore, per intercessione del tuo
servo Papa Giovanni dammi la grazia che ti chiedo, che lui ti chiede per me. Io
non son degno di leva-re la mia voce a te, ma lui sì. Per lui, ti prego,
esaudiscimi, Signore. Padre nostro...
Signore,
se guardo l'anima mia mi spavento. Quanti peccati. Tutti i giorni ne commetto.
Come pregarti così? Ma, o Signore, non sei tu Pa-dre, un padre che non porge
un sasso a un figlio che chiede pane? Ti confesso che a volte ho questa
impressione. Anche ora, Signore, anche ora, mentre ti prego, mi domando se la
tua bontà vincerà la mia mise-ria, se il tuo amore sorpasserà la mia
cattiveria. Signore, liberami da quest'incubo, dissipa la mia diffidenza nella
tua bontà. Tu che ci hai dato in Papa Giovanni un esempio vivo di semplicità
af-fettuosa per te, di confidenza illimitata, di sereno abbandono, con la
grazia che ti chiedo per i suoi meriti, dammi quella di non aver mai paura di
te, ma solo del peccato e che ti ami come tu meriti di essere amato. Padre
nostro...
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