NOVENA
A SANT'ELIA PROFETA
(Ha
inizio l'11 luglio, essendo la festa il 20)
Devotamente
vi supplichiamo, o Santissimo Patriarca e nostro grande Protettore S. Elia, per
quel gran zelo che aveste dell'onor di Dio allorché vi opponeste all'idolatra
Acab ed ai suoi falsi profeti, i quali pretendevano a tutto sforzo farvi
adoratore di falsi Numi, vogliate ottenerci da Dio il vero zelo dell'onor suo,
onorandolo e temendolo, e che sia da tutti onorato e temuto il suo Santissimo
Nome. Pater, Ave e Gloria.
Da
Dio rapito al Cielo
Miriamo
il nostro Elia,
Qual
' Egli sul Carmelo
L'Eva
novel, Maria,
La
nuvola affissò.
Su
igneo carro Elia
Del
Cielo è tratto in via.
Devotamente
vi supplichiamo, o zelantissimo, campione dell'onor di Dio, per quel gran
merito, per cui otteneste che per tre anni e sei mesi non piovesse né cadesse
rugiada sulla terra per ridurre gli ingrati figli d' Israele alla fede del vero
Dio, vogliate ottenerci da Dio di vivere e morire nella osservanza della sua
Santa Legge, e che vogliamo riformarci davvero secondo i suoi dettami. Pater,
Ave e Gloria.
Sul
Tabor a Te fare
Voleva
un tabernacolo,
Ma
allor a lungo stare
Col
Cristo Iddio negò.
Quel
trono a Sant'Elia
Chi
oggi negar potria.
Devotamente vi supplichiamo, o prodigiosissimo Tesbite, per quella gran fiducia che aveste in Dio merce la quale otteneste che scendesse il fuoco divoratore dal cielo a consumar le vittime da voi designate per screditare le sozze offerte dei sacerdoti di Baal, vogliate ottenerci da Dio viva confidenza nel suo aiuto nelle nostre necessità spirituali e temporali, e che vogliamo finalmente disingannarci dalle apparenti lusinghe di questo mondo. Pater, Ave e Gloria.
Tu
foste il sommo Vate,
L'Altissimo
Profeta:
Leggesti
ogni etate,
Fissasti
ogni meta
Predisti
1'avvenir.
Incarna
Sant'Elia
Tutta
la profezia.
Devotamente
vi supplichiamo, o grandissimo operatore di miracoli, per quella carità che
ardeva nel vostro cuore e verso Dio e verso il prossimo allorché vi esponeste a
mille patimenti e disagi, peregrinando dall'empia Corte di Samaria per le
solitudini della Siria e manifestando dappertutto la Santa Legge, vogliate
ottenerci da Dio che noi per amor suo e del nostro prossimo non temiamo alcun
pericolo, neanche quello di perdere la propria vita.
Pater, Ave e Gloria.
Il
dono dei miracoli
Benanche
possedeva:
Oh!
fortunata vedova,
Cui
l'olio, il pan rendeva,
il
figlio dal morir.
Prodigi
al par d'Elia
Oprò
il sol Messia.
Devotamente
vi supplichiamo, o singolar favorito delle divine condiscendenze, per quella
gratitudine affettuosa verso la povera vedova di Sidone, a cui voi, avendovi
dato vitto e ricovero nel misterioso viaggio, impetraste non mancarle né farina
né olio nei suoi vasi durante la carestia, vogliate ottenerci da Dio di essere
anche noi sempre grati a Lui come a nostro, affettuosissimo provvisore, che ci
da vitto e sostegno nel faticoso viaggio di questa misera vita. Pater, Ave
e Gloria.
Al
suolo i falsi Dei
Tu
pur prostrasti in vita:
Forte,
vincesti i rei
Di
religion fallita,
con pioggia e siccità.
Distrusse
Sant'Elia
Di
Baal l'idolatria.
Devotamente
vi supplichiamo, o dispensatore segnalato dei tesori della natura, per quella
gran potenza che vi comunicò il Signore, allorché risuscitaste il morto figlio
della vedova di Sidone, rannicchiandovi sul cadavere di lui in forma di
Crocifisso, vogliate ottenerci da Dio di risorgere dai nostri vizi,
sottomettendoci di buona voglia alla croce della salutare penitenza. Pater,
Ave e Gloria.
Della
disfatta vindici
Acab
e Gezabele,
Invan
la morte indissero
Al
Vate d'Israele,
Che
morte ancor non ha.
Pel
dì finale Elia
Serbato
in ciel venia.
Devotamente
vi supplichiamo, o parzial Beniamino del Sacro Amore, per la vostra somma umiltà
allorché, perseguitato a morte dalla perversa Gezabele, viveste solitario e
mendico lungo le riviere di Carit col sostegno della sola cortesia di un corvo
che vi nutriva, vogliate ottenerci da Dio il suo santo timore, col quale,
allontanandoci vieppiù da ogni occasione di peccato, ci sian cibo di eternità
le stesse suggestioni del nemico infernale. Pater, Ave e Gloria.
Fuggisti
e del cammino
Trovasti
sol riposo,
Qual
misero pellegrino,
sotto
un ginepro ascoso,
Che
è simbolo divin.
Il
tuo ginepro, Elia,
La
croce presagia.
Divotamente
vi supplichiamo, o depositario fedele delle divine condiscendenze, per quella
grazia che riceveste di esser cibato col succenericcio pane, figura della Santa
Eucarestia, svegliandovi l'Angelo dal sonno sotto il ginepro col quale cibo
confortato camminaste per il deserto quaranta giorni fino al monte Oreb,
vogliate ottenerci da Dio un vivo desiderio di degnamente ricevere la Santa
Eucaristia, vero e sicuro viatico a camminare pel deserto di questo mondo, finché
giungeremo in salvezza nel Santo Paradiso. Pater, Ave e Gloria.
A
ridestarti un Angelo
Dal
ciel ti fu mandato;
con
pane ed acqua limpida
Consiglio
ti fu dato
Pel
resto del cammin.
Ognora
Sant'Elia
L'Eterno
favoria
Divotamente
vi supplichiamo, o potentissimo nostro Protettore, per quel favore speciale
concessovi da Dio di farsi da Voi vedere a faccia a faccia il Salvatore Gesù
sul monte Tabor nella sua gloriosa trasfigurazione, di volerci ottenere da Dio
la grazia di vivere sempre con la considerazione che Iddio ci vede, affinché,
serbandoci sempre degni dei suoi purissimi occhi, possiamo svelatamente vederlo
nel Santo Paradiso. Pater, Ave e Gloria.
Assunto
nell'Empireo,
Sei
nostro Protettore;
or
salva la tua Peschici,
E
quando il Redentore
A
giudicar verrà.
Di
noi, tuoi figli Elia,
La
prece accolta sia.
Per cura
dell'Arciprete FABRIZIO LOSITO da Peschici