NOVENA
A SANTA GEMMA GALGANI
Un grazie
fraterno esprimiamo ai Padri Passionisti della Spagna per averci autorizzato
alla traduzione e pubblicazione della presente novena in onore di S. Gemma
Galgani, Un grazie a don Angelo Mozo Guero della comunità di Lavinio per aver
curato la traduzione dallo spagnolo, Un augurio sincero a tutti coloro che ne
faranno uso perché possano raggiungere la misura alta della vita cristiana
ordinaria sull'esempio di Gemma che ha percorso la via dell'umiltà, della
semplicità, della carità e del sacrificio. Le
Sorelle di S. Gemma Camigliano (LU) Gennaio 2008
Il "fenomeno Santa Gemma" ha
acquisito un rilie-vo molto peculiare nella Chiesa. I credenti coltivano il suo
ricordo nei suoi Santuari e in essi trovano pace, salute, riconciliazione. Non
è in uno o in un'altro paese. Non si tratta di gente di determinata condizio-ne
socio-culturale. In tutto il mondo, la gente sempli-ce e quella di livelli
culturali più alti, ammirano e invocano ugualmente Santa Gemma.
La
prima biografia (1907), a solo quattro anni dalla sua morte, raggiunse una
meravigliosa risonan-za. Fu richiesta e tradotta in varie lingue in un tempo
record. "Ho una vita di Gemma in italiano. L'ho già letta tre volte. Mi
affascina. Mi ha fatto tanto bene come un corso di esercizi spirituali",
scriveva S. Massimiliano M. Kolbe a sua madre nel 1921. Santa Gemma continua ad
essere "Figlia della Passione e della Risurrezione, figlia prediletta della
Chiesa" (Cardinal Villot).
C'è
una chiara scelta da parte di Dio rispetto ad essa. C'è poi, una sintonia
perfetta di Gemma col van-gelo di Gesù, con i suoi gaudi ed esigenze.
Sintonizza anche ammirevolmente con i "gaudi e le speranze, le tristezze e
le angosce degli uomini del nostro tempo, soprattutto dei poveri e di quanti
soffrono" in que-st'ora del mondo.
A
Santa Gemma devono la vita, la fede e l'entusia-smo cristiano migliaia di
credenti. Molti sacerdoti e anche religiosi. L'azione benefica di Santa Gemma,
mai cesserà!
Questo
è il motivo di questa novena: rievocare la vita, l'immagine e la protezione di
Santa Gemma nella Chiesa. La Novena non è soltanto "tempo per chiede-re",
è anche tempo per riflettere, per vedere, per giudi-care e poi agire meglio,
da cristiano.
Che
così sia e che Santa Gemma ci aiuti sempre. Amen.
"...
il vero culto dei santi non consiste tanto nel moltiplicare gli atti esteriori,
quanto piuttosto nell'intensità del nostro amore fattivo, col quale, per il
maggiore bene nostro e della Chiesa, cerchiamo dalla vita dei santi l'esempio,
dalla comunione con loro la par-tecipazione alla loro sorte e dalla loro
intercessione l'aiuto". E d'altra parte insegnino ai fedeli che il nostro
rapporto con gli abi-tanti del cielo, purché lo si concepisca alla piena luce
della fede, non diminuisce affatto il culto di adorazione reso a Dio Padre
mediante Cristo nello Spirito, ma anzi lo arricchisce". (Conc. Vaticano II,
Cost. sulla Chiesa 51)
O
Dio, che hai reso la vergine santa Gemma Galgani immagine del tuo Figlio
crocifisso, donaci, per sua intercessione, di partecipare ai patimenti di
Cristo, per meritare di essere associati alla sua gloria. Per Cristo nostro
Signore. Amen. (Dalla liturgia della Chiesa)
"Prevenuti dall'esempio e dalla
preghiera comune dei genitori, i figli, anzi tutti quelli che vivono insieme
nell'ambito familiare, troveranno più facilmente la strada di una formazione
veramente umana della salvezza e della santità." (Conc. Vaticano II, La
Chiesa nel mondo attuale 48).
Gemma
nasce nel paesino di Borgonuovo di Camigliano - Capannori, all'ora dell'Angelus
Domini del 12 marzo 1878. I suoi genitori si chiamano Enrico Galgani e Aurelia
Landi. I Galgani - famiglia unita e credente - costituiscono un focolare molto
felice. Il Dott. Enrico è chimico farmacista. Possiede una far-macia a
Camigliano.
Gemma
è battezzata con i nomi aggiunti Umberta Pia all'indomani della sua nascita,
nella parrocchia di San Michele. Lo zio Maurizio scelse per lei il nome di
Gemma, non molto gradito a tutti. Fu don Olivo Dinelli a sentenziare:
"Speriamo che anche questa bambina sia una Gemma di paradiso".
Anni
più tardi, don Pietro Quilici, il parroco che battezzò Gemma, soleva ripetere:
"Vi rendete conto di cosa significa aver avuto il privilegio di aver battez-zato
una santa?"
All'età
di due anni, Gemma frequenta già l'asilo-scuola delle sorelle Vallini a Lucca.
Sin da molto pic-cola, appariva come "privilegiata da Dio". Le
sorelle Vallini dicevano di lei: "Sin dai due anni dimostrava
un'intelligenza talmente precoce che sembrava si fosse sviluppato già in lei
l'uso della ragione".
Nella
casa dei Galgani si vivono la fede, la felicità e la gioia. Il dott. Enrico
prediligeva la sua Gemma in modo non nascosto. "Il babbo assecondava tutti
i miei desideri. Durante la mia grave malattia, lo vidi piangere molte
volte". La signora Aurelia, la mamma, insegnò a sua figlia a credere e a
pregare... "Ancora, mamma, anco-ra. Parlami ancora di Gesù", le
diceva la fanciulla. "Mia mamma", scriveva Gemma più tardi, "è
stata colei che da piccola mi ha fatto desiderare il paradiso...".
Il
26 maggio 1885 Gemma riceve il sacramento della Cresima. In quell'occasione Dio
chiede da lei un grande sacrificio: sua madre morirà presto.
Frequenta
ora la scuola delle religiose Zitine. è ancora molto bambina. Esse la preparano
con molta cura per la prima comunione. "Datemi Gesù", diceva,
"vedrete che divento più brava". Fece il ritiro spirituale dalle
suore. In quel ritiro fu particolarmente colpita da queste parole del
predicatore, don Raffaele Cianetti: "Chi si ciba di Gesù deve vivere la
sua stessa vita".
Gemma
si comunicò per la prima volta domenica 19 giugno 1887... "Mi sento
incapace di descrivere l'esperienza del mio primo incontro con Gesù. Quel
giorno capii che le delizie del cielo non sono come quelle della terra".
L'ambiente
familiare sano, la formazione cristiana della scuola, i tre sacramenti ricevuti
nella sua infan-zia, segnarono per sempre l'anima e la vita di Gemma.
•
Nella vita ciò che alle volte chiamiamo "essere o non essere
fortunati" è parola vana. Esiste la vita come un dono di Dio, un amore col
quale Dio sce-glie, ama ed è sempre presente in ciascuno.
•
L'albero si conosce dai frutti. Famiglie credenti e praticanti, come quella di
santa Gemma, danno sempre i migliori frutti. La famiglia è la prima e
principale scuola della vita e della fede.
Santa
Gemma visse la sua fede come una amicizia e un incontro gioioso con il Signore
sin da piccola. Perchè tutti i bambini trovino nelle loro case il clima
propizio di cui hanno bisogno per vivere la fede, pre-ghiamo.
Per
intercessione di santa Gemma, ascolta, Signore, la nostra preghiera.
I
genitori di santa Gemma assunsero l'educazione cristiana dei loro figli come
occupazione e preoccupa-zione fondamentale. Perché tutti i genitori credenti
prendano sul serio in prima persona la formazione e l'impegno cristiano dei
propri figli, preghiamo.
Per
intercessione di santa Gemma, ascolta, Signore, la nostra preghiera.
Sin
da molto piccola, santa Gemma già conosce e riflette sulla vita e la passione
del Signore. Perché anche noi dedichiamo qualche momento ogni giorno a
conoscere e approfondire il mistero della vita, morte e risurrezione di Gesù,
preghiamo.
Per
intercessione di santa Gemma, ascolta, Signore, la nostra preghiera.
Per
intercessione di santa Gemma, ascolta, Signore, la nostra preghiera.
Signore,
per tua predilezione santa Gemma visse da molto piccola una vita angelica. Nella
sua famiglia cristiana trovò l'aiuto migliore e il clima adeguato per lo
sviluppo della grazia sacramentale e per conoscere e amare Gesù. Aiutaci a
valorizzare la famiglia come il primo santuario dove si vivono la fede, la
speranza e l'amore.
Che
la mia famiglia sia come quella di Gesù di Nazaret. Come la famiglia di santa
Gemma. Per Cristo nostro Signore. Amen. (Si può recitare anche un Pater Ave,
Gloria.)
"Il Signore ha dato, il Signore ha
tolto. Benedetto sia il nome del Signore... Se da Dio accettiamo il bene, perché
non dovremmo accettare anche il male?... Non ha forse un duro lavoro l'uomo
sulla terra... Beato l'uomo che Dio corregge... poiché egli ferisce ma le sue
mani guariscono" (Gb 1,21. 2,10. 7,1. 5,17).
O
Dio, che hai reso la vergine santa Gemma Galgani immagine del tuo Figlio
crocifisso, donaci, per sua intercessione, di partecipare ai patimenti di
Cristo, per meritare di essere associati alla sua gloria. Per Cristo nostro
Signore. Amen. (Dalla liturgia della Chiesa)
Enrico
Galgani e Aurelia Landi, i genitori di santa Gemma, avevano unito i loro destini
e le loro vite il 25 maggio 1868. Costituirono un matrimonio credente e felice
dal quale nacquero otto figli. Gemma fu il quarto virgulto. Dopo non molto che
era nata la bimba, fanno trasloco a Lucca, in cerca di possibilità di una
migliore formazione per i figli. Preoccupazione fondamentale dei Galgani è la
formazione cristiana dei figlioli.
Ma
non si attarda il dolore nel bussare alle porte di quella famiglia. Con le
malattie si accumulano i debiti. Il negozio, la farmacia, va in fallimento. La
signora Aurelia muore il 17 settembre 1886, dopo aver sopportato per cinque anni
una grave affezione polmonare. Nel 1894 muore Gino, il fratello preferito di
Gemma, all'età di 18 anni. "Durante la sua malattia non voleva che io mi
stac-cassi da lui", scrive. Gemma, ancora così bambina, pro-nuncia
sempre il suo sì incondizionato a Gesù. L'11 novembre 1897 muore Enrico, il
babbo, di un tumore alla gola. "Vedere il babbo così rassegnato a morire
mi diede una forza sì grande che sopportai quella disgrazia con abbastanza
serenità".
I
creditori si precipitarono sulla casa dei Galgani, impadronendosi persino delle
ultime masserizie. Gemma, tremando ancora davanti al ricordo di quella scena
disumana, farà più tardi questa confidenza: "Arrivarono persino a
estrarmi dalle tasche le cinque o sei monete, appena qualche soldo, che io
portavo con me".
Gemma
è sola nella vita. Spogliata dei sui affetti più cari. Totalmente sola,
distaccata da tutto, ma nelle brac-cia del Signore, il quale, ancora bambina,
è già abituata a contemplare sulla Croce e a chiamarlo con amore e fidu-cia
Padre.
I
problemi di una famiglia non poterono nemmeno scivolare senza lasciare
un'impronta profonda nell'anima di Gemma.
•
Prima o poi arrivano i problemi; anche le famiglie soffrono. Con divina sapienza
ce l'ha detto già Gesù: "Chi non porta la sua croce ogni giorno die-tro
di me non è degno di essere mio discepolo".
•
è normale che in una famiglia sorgano delle diffi-coltà di ogni sorta.
L'unione familiare, l'unità nei momenti difficili è garanzia di successo
davanti a qualunque difficoltà.
•
I bambini colgono e vivono, come ha fatto santa Gemma, i problemi che li
circondano. I dolori fisi-ci e i problemi morali. è necessario attorno ai bam-bini
un clima e un ambiente sano e prepararli per affrontare dopo con senso cristiano
il dolore e le difficoltà della vita.
I
genitori di santa Gemma affrontarono con fede di veri credenti perfino i
problemi più gravi: il falli-mento economico, la malattia e la morte. Perché
con-fidiamo sempre, in mezzo a qualsiasi difficoltà, nella promessa di Gesù:
"Io sarò sempre con voi". Preghiamo.
Per
intercessione di santa Gemma, ascolta, Signore, la nostra preghiera.
Santa
Gemma rimase sola nella vita, essendo anco-ra molto piccola. Per i bambini che
sono soli, per gli orfani, per i bambini abbandonati dai genitori, per coloro
che vivono affettivamente soli, pur vivendo nelle loro case. Preghiamo.
Per
intercessione di santa Gemma, ascolta, Signore, la nostra preghiera.
I
genitori di santa Gemma insegnarono ai loro figli a ricorrere al Signore con
amore e fiducia in qualun-que difficoltà. Perché i genitori e maestri
insegnino sempre ai bambini a credere e confidare sempre nel Signore. Preghiamo.
Per
intercessione di santa Gemma, ascolta, Signore, la nostra preghiera.
Signore,
tu hai vissuto sin da bambino una vita come la nostra,
nella
abnegazione e nella povertà, nella semplicità di Nazaret. Quando sei arrivato
nella nostra terra non hai avuto un luogo adeguato dove nascere e ti hanno dato
soltanto una croce dove morire. Santa Gemma, che tu hai scelto per riprodurre la
tua vita e per dare al mondo una straordinaria testimonianza, ti offri con amore
sincero il dolore che ebbe a soffrire sin dall'infanzia.
Fa
che io sappia offrirti generosamente ogni sorta di difficoltà che possa
sopraggiungere a me o ai miei.
Che
io sappia insegnar loro a fidarsi sempre di te, che vivi e regni nei secoli dei
secoli. Amen. (Si può recitare anche un Pater Ave, Gloria).
La carità non abbia finzioni: fuggite
il male con orrore, attaccatevi al bene; amatevi gli uni gli altri con affetto
fraterno, gareggiate nello stimarvi a vicenda. Non siate pigri nello zelo; siate
invece ferventi nello spirito, servite il Signore. Siate lieti nella speranza,
forti nella tribolazione, perseveranti nella preghiera, solleciti per le
necessità dei fratelli, premurosi nell'ospitalità. (Rm 12, 9-13).
O
Dio, che hai reso la vergine santa Gemma Galgani immagine del tuo Figlio
crocifisso, donaci, per sua intercessione, di partecipare ai patimenti di
Cristo, per meritare di essere associati alla sua gloria. Per Cristo nostro
Signore. Amen. (Dalla liturgia della Chiesa)
Divenuta
orfana, Gemma rimase veramente sola di fronte a tutti i pericoli. Suo fratello
seminarista Gino morì anche lui. Durante la malattia dei genitori visse per
qualche tempo in "casa estranea" e, dopo la loro morte, dalle zie
Carolina, Elena ed Elisa. Finalmente, e fino alla sua morte, nella casa dei
coniu-gi Matteo e Giustina Giannini, una coppia ecceziona-le. Della sorella
del sig. Matteo, la signora Cecilia, Gemma scrisse: "Ho provato per lei
amore di madre, poiché da tale l'ho sempre ritenuta". Riguardo a Gemma la
signora Cecilia lasciò questa testimonian-za: "Posso giurare che nei tre
anni e otto mesi che Gemma è vissuta da noi, giammai ci ha causato il più
piccolo disturbo né ho osservato in lei il più piccolo difetto."
Gemma
rimase sola nella vita ma divenne per lei realtà la parola di Gesù: "Io
sarò sempre con voi", e la promessa del Signore: "chi mi ama, il
Padre mio lo amerà e vivremo in lui". Per questo scriveva: "Vivo
contenta. Gesù è nel mio cuore".
Dai
Giannini Gemma, esperta in tutto, ricama, tesse, fa le pulizie della casa, aiuta
nella cucina e dà una mano ai bambini nei loro compiti scolastici. è anche una
diligente e gentile infermiera.
Gemma
e la signora Cecilia formano un duo idea-le. Tutti i giorni vanno insieme a
messa, assieme visi-tano il Santissimo, insieme pregano la sera. La casa di
"zia" Cecilia fu lo scenario delle più grandi meraviglie della vita
di Gemma: preghiera, penitenza, estasi, impressione delle piaghe del Signore,
dialogo con Gesù sulla croce, con il suo angelo custode, con il gio-vane santo
passionista Gabriele dell'Addolorata. Da questa casa scrive le lettere al suo
direttore spirituale, padre Germano, e va nella chiesa di S. Michele a con-fessarsi
dal suo confessore mons. Giovanni Volpi. In questa casa, vero santuario
familiare, vive Gemma una vita molto attiva, solidale con tutti, preoccupata sem-pre
dei più bisognosi e in dolce e costante familiarità con il Signore. Qui
trascorre gli ultimi anni della sua esistenza terrena e sopporta con serena
rassegnazione, senza mai perdere la pace del cuore, la sua croce di tutti i
giorni: non poter raggiungere per la sua salute cagionevole il suo anelito di
essere religiosa passioni-sta.
•
La famiglia Giannini accolse Gemma orfana e sola come una figlia. L'ospitalità,
il saper accogliere e valutare gli altri come fratelli, come figli di Dio deve
essere virtù caratteristica del cristiano.
•
La dedizione ai lavori e alle faccende domestiche in maniera intensa non
impedirono la vita di preghie-ra di santa Gemma, il suo rapporto con il
Signore. Azione e contemplazione debbono andare sempre insieme in ogni vero
discepolo di Gesù.
Santa
Gemma ha avuto nella mente e nel cuore il Signore che ci ama e accompagna
sempre. Signore, che io scopra la tua presenza e la tua compagnia nella natura e
nei fratelli. Preghiamo.
Per
intercessione di santa Gemma, ascolta, Signore, la nostra preghiera.
Santa
Gemma fu accolta come figlia da una fami-glia veramente cristiana.
Signore,
che io sappia acco-gliere, comprendere e aiutare i fratelli bisognosi.
Preghiamo.
Per
intercessione di santa Gemma, ascolta, Signore, la nostra preghiera.
Santa
Gemma fu un vero modello di donna attiva, preoccupata per gli altri, per i più
bisognosi, senza mai lasciare da parte il suo amore incondizionato a Dio.
Signore,
fa che anch'io sappia dedicarmi al mio lavoro, ai miei doveri familiari e
professionali, senza dimenticarti. Preghiamo.
Per
intercessione di santa Gemma, ascolta, Signore, la nostra preghiera.
Signore, sento nel mio cuore una intensa gioia nel vedere santa Gemma che alterna lavoro e preghiera senza vivere in un convento e con la più grande naturalezza. Il suo esempio mi dice
che
anch'io posso raggiungere la santità a casa mia, nel mio lavoro, nella mia vita
di rapporti familiari e sociali. Aiutami, Signore, affinché, senza cessare di
guadagnare il pane con il sudore della mia fronte, io non dimentichi mai che
ascoltare te, parlare con te, è sempre la cosa più necessaria per essere
fedele al mio impegno cristiano. Per Cristo nostro Signore. Amen. (Si può
recitare anche un Pater Ave, Gloria).
"Vi
ho chiamati amici, perché tutto quello che ho udito dal Padre mio ve l'ho
fatto conoscere." (Gv 15, 15) "Signore, tu sai tutto, tu sai che ti
amo." (Gv 21, 17)
L'amore
è una realtà presente in tutte le vite. Nella giovinezza in modo molto
particolare. Tutto quello che facciamo lo facciamo per amore di qualcosa o di
qualcuno. h'ha detto Gesù: "il tuo cuore è là dove è ciò che
ami".
O
Dio, che hai reso la vergine santa Gemma Galgani immagine del tuo Figlio
crocifisso, donaci, per sua intercessione, di partecipare ai patimenti di
Cristo, per meritare di essere associati alla sua gloria. Per Cristo nostro
Signore. Amen. (Dalla liturgia della Chiesa)
Gemma era una giovane nata per amare. Suor Gesualda, una religiosa che ne scrisse la biografia, così la presenta: "Gemma era di statura mezzana, gentile, attraente. Dai tratti delicati. Occhi grandi, luminosi.
Sorriso
affascinante. Viso pieno di dolcezza e legger-mente roseo. Era inoltre molto
simpatica."
Quei
tratti fisici e l'irresistibile fascino della sua personalità eccezionale
attirarono su Gemma gli sguardi interessati di alcuni giovani e l'attenzione di
non pochi a Lucca. Lei lo sapeva. Ma questi sguardi su di lei non furono mai in
grado di deviare il suo dal-l'oggetto unico del suo amore: Gesù. "Sono
tutta e solo di Gesù". "Tutti i miei aneliti, tutti i miei affetti
saranno per te, Signore", ripeteva.
A
diciotto anni consacra a Dio il suo cuore e la sua vita mediante il voto di
castità. Lungo la sua giovane esistenza Gemma non smise mai di frequentare nean-che
un solo giorno, quasi neppure un solo momento la scuola dell'amore.
Tra
lei e Gesù c'è un rapporto manifestato in paro-le, in affetti, che ricorda il
linguaggio del Cantico dei Cantici. Quella intimità spontanea, semplice e candi-da
è una cosa molto caratteristica nella vita di Gemma. Una cosa che non si può
considerare con cri-teri razionali normali. E' molto al di sopra di tutto il
razionale. Rientra nell'esclusivo ambito dei "voleri di Dio".
L'amore
unisce, vivifica e trasforma... L'amore ardente verso Gesù trasformò la vita
di Gemma in una vita sullo stile di quella di Gesù inchiodato alla croce.
In
una vita solidale con i sofferenti del mondo, i pove-ri, i peccatori. Malata,
nel mezzo di sofferenze atroci, Gemma ripete: "Salvali, Signore; salva
tutti i peccato-ri... Giunga presto e si estenda dappertutto il santo Regno
dell'Amore di Gesù".
Gemma
consegnò la sua vita, in piena gioventù, all'Amore Assoluto. La sua vocazione
è decisa. Sarà, con e come Gesù, vittima per la salvezza del mondo.
•
La gioventù è un tesoro. Ogni giovane ha l'obbligo di valutare e curare la
propria giovinezza. Giovani e adulti hanno l'obbligo di apprezzare per quello
che vale e di aiutare per quanto può lo sviluppo e il pro-gresso dei giovani.
•
Nella giovinezza, normalmente, uno discerne e decide la sua vocazione per tutta
la vita. L'impor-tante decidere, come santa Gemma, in modo disin-teressato,
seguendo generosamente la via dell'Amore per la quale Dio chiama ciascuno.
Santa
Gemma seppe amare i veri, non i falsi, amori che la vita offre. Signore, né il
mio egoismo né le mie passioni né nessuna realtà temporale mi impe-discano
mai di amare te sopra ogni cosa. Preghiamo.
Per
intercessione di santa Gemma, ascolta, Signore, la nostra preghiera.
Santa
Gemma amò la vita e tutti i valori che la vita racchiude, ma amò soprattutto
il Signore al quale consegnò il cuore e la vita. Signore, senza disprezzare
nessuna realtà creata, io ami soprattutto te, autore della creazione e di ogni
bene. Preghiamo.
Per
intercessione di santa Gemma, ascolta, Signore, la nostra preghiera.
Santa
Gemma trattò sempre Gesù con la familia-rità e la confidenza che dà il vero
amore. Signore, nella mia preghiera io ti tratti sempre con amore e confidenza
di figlio, di vero amico. Preghiamo.
Per
intercessione di santa Gemma, ascolta, Signore, la nostra preghiera.
Signore,
la gioventù, l'amore, la donazione incondizionata di santa Gemma mi portano ad
analizzare la mia vita e la qualità del mio amore cristiano. Veramente io amo
di più me che te,
i
miei interessi più degli interessi del tuo regno di amore. Aiutami, Signore,
perché né la vita né la morte, né il passato né l'avvenire, né
nessun'altra realtà creata mi separino mai da te, che sei il mio Signore e il
mio Padre, che vivi e regni nei secoli dei secoli. Amen. (Si può recitare
anche un Pater, Ave, Gloria).
"Io
sono il Pane vivo disceso dal cielo. Chi mangia di questo Pane vivrà in eterno.
Il Pane che io darò è la mia carne per la vita del mondo" (Gv G, 51)
Il
vivere cristiano non esclude l'amore. Ne ha biso-gno. L'amore cristiano procede
da Dio e conduce a Dio, che è amore. L'amore cristiano nasce dalla Croce e si
nutre, soprattutto, nell'Eucaristia. Eucaristia è Dio stesso "che ama
l'uomo sino all'estremo". Dio stesso fattosi cibo e vita dell'uomo.
L'Eucaristia con-tiene ciò che Gesù ha detto: "Chi mangia la mia carne e
beve il mio sangue ha la vita eterna. Perché la mia carne è vero cibo e il mio
sangue è vera bevanda. Colui che mangia la mia carne e beve il mio sangue è in
me e io in lui" (Gv 6, 53). E ciò che Gesù ha fatto: "Prese il pane,
lo benedisse, lo spezzò e lo diede dicen-do: Prendete e mangiatene, questo è
il mio corpo.
Prendendo
il calice e rendendo grazie lo diede loro dicendo: Bevetene tutti, perché
questo è il mio san-gue, che sarà versato per la remissione dei peccati"
(Mt 26, 26).
O
Dio, che hai reso la vergine santa Gemma Galgani immagine del tuo Figlio
crocifisso, donaci, per sua intercessione, di partecipare ai patimenti di
Cristo, per meritare di essere associati alla sua gloria. Per Cristo nostro
Signore. Amen. (Dalla liturgia della Chiesa)
Santa
Gemma fece la sua prima comunione il 19 giugno 1887. Quello fu per lei un giorno
di "infinita letizia". I proponimenti della prima comunione con-figurarono
poi tutta la sua vita. Quel giorno scrisse: "Oggi ho capito che le delizie
del cielo non sono come quelle della terra".
I giorni, le ore, la vita e l'amore di Gemma girava-no attorno all'Eucaristia. Tutti i giorni va a messa con la signora Cecilia. Quotidianamente visita il Santissimo nella chiesa vicina della Rosa, a San Michele o a San Martino. Si comunicava due o tre volte alla settimana, o anche tutti i giorni quando le era permesso. La signora Cecilia ha lasciato detto: "La comunione era tutto per lei".
In
una delle sue estasi diceva al Signore: "Signore mio Gesù, quando la carne
tua si comunicherà alla mia, fammi sentire la tua Passione".
Al
suo direttore spirituale, padre Germano, scrisse: "Tutte le mattine mi sto
comunicando. Questo è la mia maggior consolazione. Sento un vero bisogno di
essere irrobustita da questo cibo che mi dà il buon Gesù".
Santa
Gemma visse e assimilò in profondità l'Eucaristia, sacramento e mistero. Capì
la vita come un dono incondizionato all'Amore. Amore e Eucaristia furono
un'unica realtà nella sua vita. Così si realizzò in lei il miracolo di una
vita nella quale il dolore non spense mai l'Amore.
•
L'amore vero è insaziabile. Sempre richiede di più. L'Eucaristia è l'unico
cibo capace di appagare pie-namente la fame e la sete di amore che l'uomo ha.
La vita di santa Gemma lo mette in evidenza.
•
La messa, la comunione, l'eucaristia sono per tra-sformare la vita. Per
orientarla verso i valori e le mète trascendentali. E per aiutarci a
trasformare la vita degli altri ad essere apostoli. "Dove c'è odio metta
io amore, dove c'è disperazione metta io spe-ranza" (S. Francesco).
Santa
Gemma meditava assiduamente le parole e l'amore di Gesù nell'Eucaristia.
Signore, fammi stare attento alle tue parole, perché anch'io viva in profon-dità
il mistero dell'Eucaristia. Preghiamo.
Per
intercessione di santa Gemma, ascolta, Signore, la nostra preghiera.
Santa
Gemma ritenne l'Eucaristia la più grande meraviglia e il più prezioso regalo
del cielo. Signore, fammi apprezzare la mia Eucaristia quotidiana o setti-manale,
come il grande mezzo per crescere nell'amore e nella fedeltà a te. Preghiamo.
Per
intercessione di santa Gemma, ascolta, Signore, la nostra preghiera.
Santa
Gemma appagò nell'Eucaristia le sue ansie di amore e di fedeltà. Signore, che
l'Eucaristia fortifi-chi la mia debolezza, stimoli la mia speranza, accresca in
me l'amore sincero. Preghiamo.
Per
intercessione di santa Gemma, ascolta, Signore, la nostra preghiera.
Signore
Gesù, Pane vivo disceso dal cielo, che hai voluto essere Eucaristia, cibo e
vita dei credenti. fa' che io sappia valutare, ringraziare e ricevere il tuo
Corpo, il tuo Sangue e la tua Parola come santa Gemma. Che l'Eucaristia mi aiuti
a formare i miei criteri, rinforzare la mia volontà, orientare le mie passioni
e i miei atteggiamenti, come aiutò lei.
Che
la partecipazione eucaristica mi aiuti sempre, Signore, per avere in me la vita
eterna. Amen. (Si può recitare anche un Pater Ave, Gloria).
"Quando
io sarò innalzato da terra attirerò tutti a me" (Gv 12, 32)
"Sono
stato crocifisso con Cristo e non sono più io che vivo, ma è Cristo che vive
in me" (Gal 2, 19s) "Quanto a me non ci sia altro vanto che nella
croce del Signore nostro Gesù Cristo, per mezzo della quale il mondo per me è
stato crocifisso, come io per il mondo." (Gal 6, 14)
O
Dio, che hai reso la vergine santa Gemma Galgani immagine del tuo Figlio
crocifisso, donaci, per sua intercessione, di partecipare ai patimenti di
Cristo, per meritare di essere associati alla sua gloria. Per Cristo nostro
Signore. Amen. (Dalla liturgia della Chiesa)
Su Gemma si caricarono le croci più pesanti: orfa-nezza, povertà, malattia, dolore. E, in modo mistico ma molto reale, quelle stesse croci che sopportò Gesù: soli-tudine interiore, sudore di sangue, piaghe sanguinanti nelle mani e nel costato, abbandono da Dio Padre. Dio scelse Gemma perché fosse, dietro Gesù, vit-tima per i peccati del mondo.
Gemma
assimilò il mistero e la realtà della croce di Gesù accettando con amore le
croci della propria vita nel modo più perfetto che è possibile per una
creatura.
Gemma
né temette né respinse mai la croce. La apprezzò e la abbracciò. Sin da
piccola, il mistero di Gesù che muore sulla croce fece colpo su di lei in modo
profondissimo. "Voglio amarlo e amarlo fino al sacrificio... Dopo aver
visto Gesù è nato in me un grande desiderio di patire qualcosa per lui,
vedendo ciò che egli aveva patito per me". "Gesù, non averne dubbio;
Gemma ti seguirà fino al Calvario".
Gemma
era chiaramente consapevole della sua vocazione di vittima per i peccatori.
Abbracciò il dolore con amore. Per questo soffriva con Gesù e come Gesù.
Diceva: "con un soffrire dolce".
Per
Gemma, il peccato è "offesa all'Amore Supremo". "Per redimerlo
soffrì e morì lo stesso Figlio di Dio". Prosegue: "Gesù, non
abbandonare i pecca-tori. Voglio che li salvi tutti. Voglio che li salvi insie-me
a me".
Nella
sala da pranzo di casa Giannini c'era, e tut-tora si conserva, un Crocifisso di
grandi dimensioni. Davanti ad esso Gemma trascorre lunghe ore di medi-tazione e
di estasi. Dimentica dei suoi dolori, pensan-do sempre al dolore di Gesù e
alle sofferenze altrui.
"Un
giorno, fissando il Crocifisso, si impadronì di me un dolore talmente grande
che caddi per terra senza sensi".
Anche
in Gemma il Signore adempì la sua pro-messa: "innalzato da terra attirerò
tutti a me". Ed essa proclamò con la parola e lungo tutta la sua vita:
"sono crocifissa con Cristo".
•
La croce è "sapienza di Dio". Santa Gemma imparò a scoprire il
valore delle croci di tutti i giorni, apprezzando molto la morte di Gesù sulla
croce. La croce di Gesù dà senso a tutti le croci, per quanto siano grandi.
•
"Chi ama non soffre". L'amore tende ad assimilare la vita e l'anima
della persona amata. Per Gemma soffrire non era solo soffrire ma "vivere
come ha vis-suto l'amato Gesù". Se conosci e ami davvero Gesù soffrirai
meno perché amerai molto di più.
Il
Signore ha detto: "Il mio giogo è soave e il mio carico leggero".
Perché, come santa Gemma, non rite-niamo la croce di ogni giorno un peso
insopportabile ma un mezzo per imitare Gesù e vivere accanto a lui, preghiamo.
Per
intercessione di santa Gemma, ascolta, Signore, la nostra preghiera.
Perché
i malati cronici e coloro che portano le croci più pesanti, offrano i loro
dolori al Signore come santa Gemma con amore e serenità cristiana, preghiamo.
Per
intercessione di santa Gemma, ascolta, Signore, la nostra preghiera.
Perché
non ci lascino mai indifferenti i dolori e le croci dei nostri fratelli e
imitando santa Gemma offriamo a Cristo le nostri croci per la salvezza di tutti,
preghiamo.
Per
intercessione di santa Gemma, ascolta, Signore, la nostra preghiera.
Signore,
Tu hai portato la croce fisica, la croce di legno e la croce del peccato e del
dolore dell'umanità.
Tu
hai scelto santa Gemma come vittima con te per i peccati del mondo.
Essa
trovò nella tua croce il segreto per portare con gioia le sue molte croci e
aiutare gli altri a portare le loro.
Fà
che anch'io trovi nella tua croce sprone e fortezza per portare la mia croce con
Te ogni giorno.
Aiutami,
Tu che vivi e regni nei secoli dei secoli. Amen. (Si può recitare anche un Pater,
Ave, Gloria.)
"Maria serbava e meditava in cuor
suo tutte le meraviglie che si dicevano di Gesù" (Lc 2, 19) Gesù disse al
discepolo che egli amava: Ecco tua madre" (Gv 19, 27)
O
Dio, che hai reso la vergine santa Gemma Galgani immagine del tuo Figlio
crocifisso, donaci, per sua intercessione, di partecipare ai patimenti di
Cristo, per meritare di essere associati alla sua gloria. Per Cristo nostro
Signore. Amen. (Dalla liturgia della Chiesa)
Gemma
amò e incontrò anche Gesù con Maria madre del Signore, sin da piccina. La
formazione rice-vuta a casa, nella scuola delle religiose Zitine, fu deci-siva
in merito. Rimasta orfana, con precocità umana e cristiana, al di là del
comune, prega la Madonna di essere sua madre, dal cielo. Tra le risoluzioni
prese il giorno della sua prima comunione vi è questa: "Mi preparerò per
le feste della Madonna con qualche mortificazione, e tutte le notti chiederò la
benedizio-ne alla Mamma del cielo".
Nelle
estasi di Gemma, nei suoi sfoghi con il Signore, compare frequentemente la
Vergine Maria che le dice parole di sollievo e di consolazione... Nella sua
autobiografia, nelle sue lettere, spiega il suo affet-to filiale verso Maria in
questi termini: dopo "il rapi-mento dei sensi... io mi trovai dinanzi alla
Mamma mia celeste... La Mamma mi rivolse alcune parole... Dopo, la Mamma mia mi
baciò sulla fronte".
Gemma
aveva un'idea molto chiara del ruolo pri-mordiale di Maria nella vita di Gesù,
nel mistero della Chiesa, nella conversione dei peccatori. Ed è conscia di
essere lei stessa una voce insieme alle altre nel coro grandioso che lungo i
secoli "proclama beata" Maria.
La
relazione spirituale-familiare di Gemma con il giovane santo passionista
Gabriele dell'Addolorata influisce perché questa qualifica - Addolorata - le
sia particolarmente gradita ed espressiva. Forse anche la vita insieme alla
croce o anche sulla croce stessa che Gemma come Maria portò...
Nella
sua vita, nelle sue estasi, nelle sue lettere tro-viamo Gemma che prende sempre
come dette a sé le parole pronunciate da Gesù sulla croce: "Ecco tua
madre", serbando e meditando in cuor suo e attuan-do poi nella sua vita
come Maria, le lezioni apprese nel contatto assiduo e familiare al di là del
comune, con il Signore.
Nei
momenti difficili della sua vita c'è sempre Maria. Nel momento supremo della
sua morte Gemma esclama: "Non chiedo niente. Ho offerto a Dio il sacrificio
di tutto". Nel dire queste parole fissò il suo sguardo su un'immagine
della Madonna e pregò: "Madre mia, affido a te l'anima mia! Di' a Gesù
che mi usi misericordia!"
•
Santa Gemma, rimasta orfana, trovò in Maria la madre di cui ora cominciava ad
avere più bisogno. Tutti siamo orfani di qualcosa o di qualcuno. Non c'è
niente che Maria non possa supplire abbondan-temente nella nostra vita.
•
Davanti ai tuoi problemi e alle tue croci, davanti ai problemi del mondo,
l'invocazione di Maria Addolorata accanto alla croce ti deve accattivare e
appassionare e portarti ad essere consolazione per quanti soffrono e piangono
attorno a te.
Maria
esercitò un influsso decisivo sulla vita di santa Gemma. Perché a imitazione
di santa Gemma abbiamo sempre Maria come madre e modello della vita cristiana,
preghiamo.
Per
intercessione di santa Gemma, ascolta, Signore, la nostra preghiera.
Maria,
serva del Signore, aiutò santa Gemma nella sua dedizione incondizionata a Dio.
Perché anche noi siamo sinceri e generosi in tutto quello che Dio e il nostro
impegno battesimale esigono da noi, preghiamo.
Per
intercessione di santa Gemma, ascolta, Signore, la nostra preghiera.
Maria,
la Vergine Addolorata, sopportò con amore e fiducia il dolore di vedere Gesù
morto sulla croce e tra le sue braccia. Perché a imitazione della Vergine e di
santa Gemma offriamo a Dio con amore generoso la croce che è la realizzazione
perseverante del dovere di ogni giorno, preghiamo.
Per
intercessione di santa Gemma, ascolta, Signore, la nostra preghiera.
Signore,
Maria è stata l'amore più grande della tua vita qui sulla terra.
Ella,
serva del Signore, rimase sempre accanto a Te, in modo particolare quando eri in
croce.
Anche
santa Gemma prese Maria per Madre e le affidò la sua orfanezza, i suoi dolori e
i suoi più grandi amori. Che anch'io affidi a Maria i miei problemi, le mie
inquietudini, senza mai stancarmi né perdermi d'animo.
Che
quanti soffrono trovino in Maria, come trovasti Tu, Signore, come trovò santa
Gemma, il conforto, la compagnia e l'aiuto di cui hanno bisogno. Per Cristo
nostro Signore. Amen. (Si può recitare anche un Pater, Ave, Gloria).
"Desidero
essere sciolto dal corpo per essere con Cristo, il che sarebbe assai
meglio" (Fil 1, 23)
"Ho
combattuto la buona battaglia, ho terminato la corsa, ho mantenuto la fede"
(2 Tm 4, 7)
O
Dio, che hai reso la vergine santa Gemma Galgani immagine del tuo Figlio
crocifisso, donaci, per sua intercessione, di partecipare ai patimenti di
Cristo, per meritare di essere associati alla sua gloria. Per Cristo nostro
Signore. Amen. (Dalla liturgia della Chiesa)
La morte non appare mai come un'ossessione nella vita di santa Gemma. Nemmeno quando vede come si staccano, uno dopo l'altro, tutti i rami del tronco familiare... Soffre, li piange, ma poi continua a vivere intensamente la vita e l'amore. Una vita e un amore dediti incondizionatamente a Gesù.
"Io
vorrei, o Gesù, che la mia voce arrivasse ai con-fini di tutto il mondo...
chiamerei tutti i peccatori, e gli direi che entrassero tutti nel tuo
cuore...".
Questa
è la vera inquietudine, la dolce ossessione di Gemma. La morte, mai. Se l'amore
esclude ogni timore, Gemma, che amava tanto Gesù, che viveva già sulla terra
una vita da cielo, non aveva altra paura che quella di offendere e non amare
abbastanza il Signore.
L'ultimo
anno della vita di Gemma - maggio 1902/aprile 1903 - fu oltremodo difficile. Il
19 agosto muore la sorella Giulia. Il 21 ottobre suo fratello Tonino. Lei
stessa, dal settembre 1902, vive tra la salute e la malattia, tra la vita e la
morte.
Quando
arriva padre Germano, Gemma prova una gioia intensa. "Vado da Gesù, padre.
Ora sì. Gesù me lo ha fatto sapere molto chiaramente. In cielo, padre, dove è
Gesù. Con Gesù in cielo!"
La
vita di Gemma è stato un cammino con Gesù verso il cielo. Niente più e niente
meno. Adesso la morte è la fine del cammino.
Riceve
i sacramenti. Alla sorella Angelina, che piange e chiede perdono, Gemma dice:
"...abbiamo una sola anima da salvare. Non dimenticare mai, Angelina, che a
questo punto dobbiamo arrivare tutti; anche tu. Pregherò per te perché tu sia
buona. Prega anche tu".
Subito
appoggiò la testa sulla spalla della sig.ra Giustina. Tranquilla e serena spirò
in quella posizione. Erano le 13.45 del sabato santo, 11 aprile 1903.
Un
testimone che era presente scrisse: "Rimase bella come un angelo.
Tranquilla, serena, senza perde-re il suo consueto sorriso. Da lì a poco
incominciò ad arrivare molta gente di ogni condizione sociale che voleva
vederla, poiché era tenuta in grande venerazio-ne."
Appena
morta, Gemma cominciò a esercitare una irresistibile attrazione. La famiglia
Giannini, tutta Lucca, la pianse inconsolabile.
"Gemma
di Gesù", "la povera Gemma", aveva compiuto il suo percorso
terreno. Adesso cominciava la sua glorificazione. E Gemma cominciò, come
Teresina di Lisieux, a "passare il suo cielo facendo il bene sulla
terra".
•
Lo dice la Sacra Scrittura: "Raggiunta la perfezione, in poco tempo, è
come se avesse vissuto lunghi anni; perché la sua anima era grata al Signore,
la trasferì da questa all'altra vita".
•
Santa Gemma non diede molta importanza alla morte. Diede molta più importanza
alla vita. Vivere la vita nel bene, la verità, il distacco: è questa la cosa
veramente importante.
Dio
dice: "Chi crede in me non morirà..." Perché crediamo fermamente in
questa parola del Signore come vi credeva santa Gemma, preghiamo.
Per
intercessione di santa Gemma, ascolta, Signore, la nostra preghiera.
Santa
Gemma non ebbe paura della morte, perché seppe dare vero senso alla sua vita.
Perché anche noi apprezziamo e approfittiamo del tempo e della vita per fare il
bene, preghiamo.
Per
intercessione di santa Gemma, ascolta, Signore, la nostra preghiera.
Dio
promise un'eternità felice a coloro che lo amano e lo servono. Santa Gemma vive
quella vita felice con Dio per sempre. Perché Dio conceda il per-dono, la pace
e la felicità del suo Regno ai nostri che sono già morti, preghiamo.
Per
intercessione di santa Gemma, ascolta, Signore, la nostra preghiera.
Signore
Gesù, Tu hai detto: "il chicco di grano deve morire per portare
frutto", e: "chi vive credendo in me anche se muore vivrà in
eterno".
Io
credo fermamente nella tua risurrezione, credo altresì che risorgerò quando
morirò. La vita e la morte di santa Gemma mi fanno capire meglio il senso e il
valore della mia vita e della mia morte.
Aiutami,
Signore, a dare senso alla mia vita Perché, come santa Gemma, possa comprendere
il senso della morte e la vita eterna che tu mi hai promesso. Amen. (Si può
recitare anche un Pater Ave, Gloria).
"Nella casa di mio Padre ci sono
molte dimore... io vado a preparare un posto per voi" (Cv 14, 2) "Né
occhio vide né orecchio udì né mai entrò in cuore di uomo, ciò che Dio ha
preparato per quelli che lo amano" (1 Cor 2, 9)
O
Dio, che hai reso la vergine santa Gemma Galgani immagine del tuo Figlio
crocifisso, donaci, per sua intercessione, di partecipare ai patimenti di
Cristo, per meritare di essere associati alla sua gloria. Per Cristo nostro
Signore. Amen. (Dalla liturgia della Chiesa)
Il
cielo non è una parola facile per appagare cuori piccoli o per consolare nei
dolori più grandi. Gemma manifesta ad ogni passo nei suoi scritti desideri
incontenibili di "volare in cielo". "Dal momento in cui mia mamma
mi ispirò il desiderio di andare in paradiso, l'ho conservato molto vivo".
"Avrei preferito vedermi libera dal corpo e volare in cielo".
"Chiesi a mia Madre, la Madonna, di portarmi in paradiso..."
Nonostante
le sue malattie e i costanti dolori la vita di Gemma è già sulla terra una
vita da cielo. In lei si realizza ciò che ha detto il Signore: "dov'è il
tuo tesoro là sarà anche il tuo cuore". E l'unico tesoro di Gemma sulla
terra era Gesù.
Quattordici
giorni dopo la morte di Gemma, in presenza di padre Germano, esumarono le sue
spoglie. Si estrasse il cuore, che apparve fresco, flessibile, ros-siccio,
intriso di sangue, come se battesse ancora. Gli specialisti e i testimoni
rimasero sbalorditi.
Gemma
fu seppellita momentaneamente nel cimi-tero di Lucca. Sulla sua tomba si eresse
in seguito un modesto monumento con questa iscrizione redatta da padre Germano:
"Gemma Galgani, vergine di Lucca, innocentissima, che a venticinque anni,
consunta dalle fiamme dell'Amore divino, più che dalla malattia, il dì 11
aprile 1903, vigilia di Pasqua di risurrezione, volò in cielo per unirsi al suo
celeste Sposo. Riposa in pace, anima incantevole, in compagnia degli
angeli!"
Gemma
aveva ascoltato in vita la voce interiore di Gesù che le disse: "Sarai
santa, farai miracoli... Rassicura il tuo direttore che sono io, Gesù, chi ti
parla".
Il
suo sepolcro divenne subito meta di pellegrinaggi. Da tutti gli angoli del mondo
incominciarono ad arri-vare testimonianze di riconoscimento per i favori otte-nuti.
Gli uomini di Chiesa cominciarono ad interessar-si per la causa di
canonizzazione della "povera Gemma". La prima biografia, scritta da
padre Germano, a soli quattro anni della sua morte, ottenne una mirabi-le
risonanza. Fu tradotta in diverse lingue in un tempo record. La pubblicazione
delle Lettere e Estasi ebbe un simile successo.
Oggi
il mondo è testimone di quella missione provvidenziale di Gemma nella Chiesa,
dal cielo. Una missione silenziosa, permanente, che fa ritrovare la pace e
cambiare la vita a innumerevoli fratelli pecca-tori, abbagliati dalla vita,
traboccante di amore e di dolore, della "povera Gemma".
•
Il cielo non è un luogo. è uno stato dell'anima. Il cielo è Dio con me e io
con Lui, per sempre. Santa Gemma vive questa realtà e questa gioia.
•
La vita cristiana è "esperienza viva di Dio". Qualche genere di
esperienza e di cielo si può avere - come ebbe santa Gemma - già sulla terra.
•
I miracoli sono segni della presenza e dell'agire di Dio. Non sono i miracoli la
cosa più importante nella vita e nella storia di santa Gemma. La cosa veramente
importante è la sua stessa vita, la sua testimonianza di fede e di amore a Gesù.
Santa
Gemma ha compiuto e compie tuttora molti miracoli. Perché essa interceda presso
il Signore per l'intenzione particolare di tutti e di ciascuno di noi,
preghiamo.
Per
intercessione di santa Gemma, ascolta, Signore, la nostra preghiera.
Santa
Gemma morì giovane, vittima di una malat-tia allora inguaribile. Per tutti i
malati, perché il Signore conceda loro la salute e il benessere e perché
imitando santa Gemma nella pazienza cristiana condi-vidano con lei un giorno la
gloria del cielo, preghiamo.
Per
intercessione di santa Gemma, ascolta, Signore, la nostra preghiera.
Santa
Gemma fu in vita ed è ora in cielo "amica del Signore". Perché anche
noi viviamo la vita cristia-na come una vita di intimità con Cristo, che
inizia qui nella terra e si perfeziona in cielo, preghiamo.
Per
intercessione di santa Gemma, ascolta, Signore, la nostra preghiera.
Signore,
io non posso capire adesso come è il cielo che mi hai promesso, ma credo
fermamente che tu hai un premio, un cielo, per coloro che ti servono e ti amano.
Credo che il cielo è la tua casa, la casa del Padre, dove ci sono "molte
dimore" per noi, tuoi figli.
Signore, che io raggiunga un giorno il tuo cielo, il tuo regno, con santa Gemma.
Non
per i miei meriti ma per i tuoi e per la sua intercessione. Amen. (Si può
recitare anche un Pater, Ave, Gloria).
*
* *
Congregazione
Missionaria Sorelle di Santa Gemma
CASA MADRE
Via
della Chiesa 1 - 55010 Camigliano - LUCCA
Tel.:
0583 927165 Fax.: 0583 928768