NOVENA
DI NATALE_2
Il
primo giorno di questa novena vogliamo ricordare proprio il primo giorno della
creazione, la nascita del mondo. La prima creatura voluta da Dio potremmo
definirla molto natalizia: la luce, come fuoco che illumina, è uno dei simboli
più belli del Natale di Gesù.
Impegno
personale: pregherò perché in tutto il mondo creato e amato da Dio possa
giungere, la luce della fede in Gesù.
2° giorno
Cantate al Signore un canto nuovo, cantate al Signore da tutta la terra.
Cantate al Signore, benedite il suo nome, annunziate di giorno in giorno la sua
salvezza. In mezzo ai popoli raccontate la sua gloria, a tutte le nazioni dite i
suoi prodigi. Gioiscano i cieli, esulti la terra, frema il mare e quanto
racchiude;
esultino i campi e quanto contengono, si rallegrino gli alberi della foresta
davanti al Signore che viene, perché viene a giudicare la terra. Giudicherà il
mondo con giustizia e con verità tutte le genti (Sal 95,1-3.15-13).
è
il salmo responsoriale del giorno di Natale. Il libro dei salmi nella Bibbia
costituisce la nascita della preghiera di un popolo. Gli autori sono poeti
"ispirati", cioè guidati dallo Spirito a trovare le parole per
rivolgersi a Dio in atteggiamento di supplica, di lode, di ringraziamento:
attraverso la recita del salmo, si innalza la preghiera di un singolo o di un
popolo che come vento, leggero o impetuoso a seconda delle circostanze,
raggiunge il cuore di Dio.
Impegno
personale: sceglierò oggi un salmo per rivolgermi al Signore, a partire dallo
stato d'animo che sto vivendo in questo momento. Chiederò suggerimento al don o
ai catechisti per scegliere il salmo più adatto.
3° giornoUn
germoglio spunterà dal tronco di Iesse, un virgulto germoglierà dalle sue
radici. Su di lui si poserà lo spirito del Signore, spirito di sapienza e di
intelligenza, spirito di consiglio e di fortezza, spirito di conoscenza e di
timore del Signore. Si compiacerà del timore del Signore. Non giudicherà
secondo le apparenze
e non prenderà decisioni per sentito dire; ma giudicherà con giustizia i
miseri e prenderà decisioni eque per gli oppressi del paese (Is 11,1-4).
Come
i salmisti, così anche i profeti sono uomini ispirati da Dio, che aiutano il
popolo eletto a vivere la loro storia come grande vicenda di amicizia col
Signore. Attraverso di loro la Bibbia testimonia la nascita dell'attesa della
visita di Dio, come fuoco che consuma il peccato di infedeltà o che scalda la
speranza di liberazione.
Impegno
personale: voglio individuare i segni del passaggio di Dio nella nostra storia,
trovando una notizia significativa sul giornale o considerando un'esperienza
particolare vissuta dalla mia comunità parrocchiale. Ne farò un'occasione di
preghiera lungo questa giornata.
4° giorno In
quel tempo l'angelo disse a Maria: "Lo Spirito Santo scenderà su di te, su
te stenderà la sua ombra la potenza dell'Altissimo. Colui che nascerà sarà
dunque santo e chiamato Figlio di Dio. Vedi: anche Elisabetta, tua parente,
nella sua vecchiaia, ha concepito un figlio e questo è il sesto mese per lei,
che tutti dicevano sterile: nulla è impossibile a Dio". Allora Maria
disse: "Eccomi, sono la serva del Signore, avvenga di me quello che hai
detto". E l'angelo partì da lei (Lc 1,35-38).
Lo
Spirito Santo, quando incontra la risposta obbediente e disponibile dell'uomo,
diventa fonte di vita, come vento che soffiando sui campi porta in giro vita per
nuovi fiori. Maria, con il suo sì, ha consentito la nascita del Salvatore e ha
insegnato a noi ad accogliere la salvezza.
Impegno
personale: se ne ho la possibilità, parteciperò oggi alla S. Messa e riceverò
l'Eucaristia, facendo nascere Gesù dentro di me. Stasera nell'esame di
coscienza metterò di fronte al Signore l'obbedienza ai miei impegni di fede.
5° giorno
In quel tempo Giovanni diceva alle folle: "Io vi battezzo con acqua; ma
viene uno che è più forte di me, al quale io non son degno di sciogliere
neppure il legaccio dei sandali: costui vi battezzerà in Spirito Santo e
fuoco... Quando tutto il popolo fu battezzato e mentre Gesù, ricevuto anche lui
il battesimo, stava in preghiera, il cielo si aprì e scese su di lui lo Spirito
Santo in apparenza corporea, come di colomba, e vi fu una voce dal cielo:
"Tu sei il mio figlio prediletto, in te mi sono compiaciuto" (Lc
3,16.21-22).
Ognuno
di noi è diventato figlio prediletto del Padre, quando ha ricevuto il primo
dono dello Spirito Santo nel Battesimo, come fuoco capace di accendere nel cuore
il desiderio di annunciare il Vangelo. Gesù, grazie all'accoglienza dello
Spirito e in obbedienza alla volontà del Padre, ha indicato a noi la via per la
nascita del Vangelo, cioè della buona notizia del Regno, in mezzo agli uomini.
Impegno
personale: è lo stesso del cammino del T 12: mi recherò in chiesa, al fonte
battesimale, per fare memoria riconoscente al Padre del dono di essere suo
figlio e rinnoverò la volontà di essere suo testimone in mezzo agli altri.
6° giorno
Era verso mezzogiorno, quando il sole si eclissò e si fece buio su tutta la
terra fino alle tre del pomeriggio. Il velo del tempio si squarciò nel mezzo.
Gesù, gridando a gran voce, disse: "Padre, nelle tue mani consegno il mio
spirito". Detto questo spirò (Lc 23,44-46).
Il
mistero del Natale è legato misteriosamente al mistero della Passione di Gesù:
egli comincia a conoscere da subito la sofferenza, per il rifiuto ad essere
accolto che lo farà nascere in una povera stalla e per l'invidia dei potenti
che scatenerà la furia omicida di Erode. Ma esiste anche un misterioso legame
di vita tra i due momenti estremi dell'esistenza di Gesù: il soffio di vita che
fa nascere il Signore è lo stesso soffio dello Spirito che Gesù sulla Croce
riconsegna a Dio per la nascita della Nuova Alleanza, come vento vitale che
spazza via l'inimicizia tra gli uomini e Dio sorta col peccato.
Impegno
personale: risponderò con un gesto di generosità al male che purtroppo è diffuso
intorno a noi o che addirittura nasce da me. Se poi sono io a subire
un'ingiustizia, perdonerò di cuore e stasera ricorderò al Signore la persona
che mi ha causato questo torto.
7° giorno
Mentre il giorno di Pentecoste stava per finire, si trovavano tutti insieme
nello stesso luogo. Venne all'improvviso dal cielo un rombo, come di vento che
si abbatte gagliardo, e riempì tutta la casa dove si trovavano. Apparvero loro
lingue come di fuoco che si dividevano e si posarono su ciascuno di loro; ed
essi furono tutti pieni di Spirito Santo e cominciarono a parlare in altre
lingue come lo Spirito dava loro il potere d'esprimersi (At 2,1-4).
Avrai
riconosciuto certamente il brano della Pentecoste che la Pastorale Giovanile
propongono per quest'anno a tutti i ragazzi. Proprio qui ritroviamo le immagini
ormai familiari del vento e del fuoco, che dicono la realtà viva e
diversificata dello Spirito. La nascita della Chiesa, che avviene nel Cenacolo
dove sono riuniti gli apostoli insieme con Maria, dà inizio a una storia
ininterrotta fino ad oggi, come fuoco che arde senza consumarsi per trasmettere
l'amore di Dio a tutte le generazioni.
Impegno
personale: ricorderò oggi con gratitudine il giorno della mia Cresima, se l'ho già
ricevuta, quando sono diventato per mia scelta un discepolo responsabile nella
vita della Chiesa. Affiderò al Signore, nella mia preghiera, il mio vescovo,
successore degli apostoli, che cura la trasmissione della fede nella nostra
diocesi.
8° giorno
Mentre essi stavano celebrando il culto del Signore e digiunando, lo Spirito
Santo disse: "Riservate per me Barnaba e Saulo per l'opera alla quale li ho
chiamati". Allora, dopo aver digiunato e pregato, imposero loro le mani e
li accomiatarono. Essi dunque, inviati dallo Spirito Santo, discesero a Selèucia
e di qui salparono verso Cipro. Giunti a Salamina cominciarono ad annunziare la
parola di Dio nelle sinagoghe dei Giudei, avendo con loro anche Giovanni come
aiutante (At 13,1-4).
Il
libro degli Atti degli Apostoli ci testimonia la nascita della missione, come
vento che soffia incessantemente da un estremo all'altro del mondo portando ai
quattro angoli della terra il Vangelo.
Impegno
personale: pregherò con molto affetto per il Papa, che ha la responsabilità della
diffusione del Vangelo in tutto il mondo, e per i missionari, infaticabili
viaggiatori dello Spirito.
9° giorno
Pietro stava ancora parlando, quando lo Spirito Santo scese sopra tutti coloro
che ascoltavano il discorso. E i fedeli venuti con Pietro si meravigliavano che
anche sopra i pagani si effondesse il dono dello Spirito Santo; li sentivano
infatti parlare lingue e glorificare Dio. Allora Pietro disse: "Forse che
si può proibire che siano battezzati con l'acqua questi che hanno ricevuto lo
Spirito Santo al pari di noi?". E ordinò che fossero battezzati nel nome
di Gesù Cristo. Dopo tutto questo lo pregarono di fermarsi alcuni giorni (At
10,44-48).
Come
oggi noi possiamo inserirci nella vita della Chiesa e nascere a tutte le novità
che il Signore ha preparato per noi? Attraverso i sacramenti, che segnano ancor
oggi ogni successiva nascita della fede. I sacramenti, come fuoco che trasforma,
ci introducono sempre di più nel mistero di comunione con Dio.
Impegno
personale: pregherò per tutti coloro che nella mia comunità o anche nella mia
famiglia stanno per ricevere un dono dello Spirito attraverso un sacramento e
affiderò di cuore al Signore i miei genitori che col matrimonio hanno fatto
nascere me e la famiglia di cui faccio parte.
Preghiera
conclusiva. Invochiamo
lo Spirito su tutto il mondo creato da Dio, su noi che abbiamo in Maria il
modello della collaborazione pronta alla sua opera di salvezza, e sui sacerdoti
che in questo tempo natalizio sono impegnati a portare il Vangelo di Gesù di
casa in casa. Spirito di Dio, che agli inizi della creazione ti libravi sugli
abissi del mondo, e trasformavi in sorriso di bellezza il grande sbadiglio delle
cose, scendi ancora sulla terra, questo mondo che invecchia sfioralo con l'ala
della tua gloria. Spirito Santo, che hai invaso l'anima di Maria, donaci il
gusto di sentirci "estroversi". Rivolti, cioè, verso il mondo.
Mettici le ali ai piedi perché, come Maria, raggiungiamo in fretta la città,
la città terrena che tu ami appassionatamente. Spirito del Signore, dono del
Risorto agli apostoli del Cenacolo, gonfia di passione la vita dei tuoi preti.
Rendili innamorati della terra, capaci di misericordia per tutte le sue
debolezze. Confortali con la gratitudine della gente e con l'olio della
comunione fraterna. Ristora la loro stanchezza, perché non trovino appoggio più
dolce per il loro riposo se non sulla spalla del Maestro.