VIA CRUCIS DELLE FAMIGLIE
INTRODUZIONE
C*
Signore Gesù, la tua passione. è la storia di tutta l'umanità: quella sto-ria
dove i buoni vengono umiliati, i miti... aggrediti, gli onesti... cal-pestati e
i puri di cuore vengono beffardamente derisi.
Signore Gesù, noi crediamo che Tu sei l'ultima parola: in Te i buoni hanno già vinto, in Te i miti hanno già trionfato, in Te gli one-sti vengono incoronati e i puri di cuore brillano come stelle nella notte. Signore Gesù, ripercorriamo la strada della tua croce, sapendo che è anche la nostra strada. Però una certezza ci illumina. La strada non finisce sulla croce ma va oltre, va nel Regno della Vita e nell'esplosione della Gioia che nes-suno potrà mai rapirci!
T*
Confesso a Dio onnipotente e a voi, fratelli, che ho molto pec-cato in
pensieri, parole, opere e omissioni, per mia colpa, mia colpa, mia grandissima
colpa. E supplico la beata sempre ver-gine Maria, gli angeli, i santi e voi,
fratelli, di pregare per me il Signore Dio nostro.
C*
O Gesù, trai fermo pensoso ai piedi della tua croce: anch'io l'ho costruita con
i miei peccati! La tua bontà che non si difen-de e si lascia crocifiggere, è
un mistero che mi supera e mi commuove profondamente. Signore, tu sei venuto nel
mondo per me, per cercarmi, per portarmi l'abbraccio del Padre: l' ab-braccio
che mi manca! Tu sei il Volto della bontà e della mise-ricordia: per questo
vuoi salvarmi! Dentro di me c'è tanto egoismo: vieni con la tua sconfinata
carità! Dentro di me c'è orgoglio e malignità: vieni con la tua mitezza e la
tua umiltà! Signore, il peccatore da salvare sono io: il figlio pro-digo che
deve ritornare, sono io!
la
STAZIONE: GESù è CONDANNATO A MORTE
C*
Ti adoriamo, o Cristo e ti benediciamo.
T*
Perché con la Tua Santa Croce hai redento il mondo
"Disse
loro Pilato: `Che farò dunque di Gesù chiamato il Cristo?' Tutti gli
risposero: `Sia crocifisso!' Ed egli aggiunse: `Ma che male ha fatto?' Essi
allora urlarono: Sia crocifisso!".
L*
Noi uomini ti abbiamo condannato... e non perdiamo la cattiva abitudine di
ergerci a giudici dei nostri fratelli. I nostri giudizi sono piuttosto
severi:" ... Ha sbagliato", "... Non doveva per-mettersi nei
miei confronti", e ne abbiamo per tutti: iniziando da parenti, amici,
vicini, continuando per gli insegnanti, fino agli impiegati allo sportello o
agli automobilisti poco rispettosi delle regole. Quando invece si tratta di
giudicare noi stessi, siamo spes-so clementi, ci concediamo le attenuanti e
perdiamo così l'oc-casione di prendere coscienza dei nostri errori, primo
passo verso la conversione.
C*
Anche tra le mura delle nostre case, proprio dove dovremmo inse-gnare ai nostri
figli il perdono, il rispetto, la tolleranza siamo pron-ti a giudicarci e a
condannarci reciprocamente e, talvolta chie-diamo quasi la tua approvazione.
Tu, il Condannato, con il tuo sguardo carico d'amore ci ricordi che se pure i
nostri giudizi fossero fondati ed il fratello avesse sbagliato nei nostri
confron-ti, tu "... rimetterai a noi i nostri debiti come noi li
rimettiamo ai nostri debitori". Padre
nostro...
C
* Ti adoriamo, o Cristo e ti
benediciamo.
T*
Perché con la Tua Santa Croce hai redento il mondo
L* Dal vangelo secondo Giovanni
"Intrecciata una corona di spine, gliela posero sul capo, con una canna nella destra; poi mentre gli si inginocchiavano davanti, lo schernivano: `Salve, re dei Giudei!'. E sputandogli addosso, gli tolsero di mano la canna e lo percuotevano sul capo. Dopo averlo così schernito, lo spo-gliarono del mantello, gli fecero indossare i suoi vestiti e lo por-tarono via per crocifiggerlo."
L*
Ricordati Signore, di posare lo sguardo su tutti coloro che si tro-vano sotto
il pesante legno della croce! Risollevali o Padre dalla loro condizione di
prostrazione e sofferenza... che non abbiano a sentirsi soli perchè, la cosa più
orribile, non è tanto il dolore quan-to l'angoscia del nulla, del non senso,
della solitudine! Aiuta tutti ad accettare la sofferenza ed a trarre anche dalle
più immani tra-gedie, lo stesso significato che hai dato Tu alla tua Passione!
Trasforma la croce dell'uomo nella Tua Croce che è stata si tor-mento,
stillicidio e morte ma è stata soprattutto, nuovo inizio... quel-lo della
Resurrezione e della VITA ETERNA!!!
C*
Aiutaci Signore Gesù a non voler chiamare Croce la nostra superbia nel
pretendere il cambiamento dell'altro/a; aiutaci a comprendere che la Croce
proviene soltanto dall'amore e che è incamminata verso l'amore e non verso la
sterile vocazione alla sofferenza. Padre
nostro...
C
* Ti adoriamo, o Cristo e ti
benediciamo.
T*
Perché con la Tua Santa Croce hai redento il mondo
"Eppure egli si è caricato delle nostre sofferenze, si è addossato i nostri dolori e noi lo giudicavamo castigato, percosso da Dio e umi-liato. Egli è stato trafitto per i nostri delitti, schiacciato per le nostre iniquità."
L*
Il peso è grande, le forze vengono meno. Gesù cade. Non apre bocca. Soffre e
tace. Si rialza senza una parola, senza un lamento. Quante volte nelle nostre
famiglie, l'incomprensione, l'abbandono, getta-no l'altro nella delusione,
nell'amarezza, nella solitudine. Sono pie-tre d'inciampo in un cammino a due.
E' esperienza del fallimento, della sconfitta. E' sofferenza per l'umiliazione
della caduta, per la fatica di rialzarsi. Nella preghiera, nel perdono reciproco
delle pro-prie colpe, nutrendosi del Corpo di Cristo, si trova la forza per
ripren-dere il cammino, solo l'amore aiuta a rialzarsi. L'amore che "tutto
sopporta, tutto crede, tutto spera, tutto tollera" (1 Cor. 13,7).
C*
Gesù, fa che le nostre case diventino luogo di perdono, di riconci-liazione,
di correzione fraterna, di dialogo, di ascolto e di aiuto reci-proco. Quando
giunge lo scoraggiamento, l'amarezza, il dolore, donaci di comprendere che
queste croci sono anche la Tua, inse-parabile dalla Tua Resurrezione. Donaci
l'umiltà che ci rende capa-ci di rinunciare a noi stessi per amore dell'altro.
Donaci il Tuo cuore, perché possiamo amarci come Tu ci ami. Padre
nostro...
C*
Ti adoriamo, o Cristo e ti benediciamo.
T*
Perché con la ira Santa Croce hai redento il mondo
"Simeone
parlò a Maria, sua madre: `Egli è qui per la rovina e la risurrezione di molti
in Israele, segno di contraddizione perché siano svelati i pensieri di molti
cuori. E anche a te una spada tra-figgerà l'anima`. Sua madre serbava tutte
queste cose meditan-dole nel suo cuore."
L*
Anche per Maria è una Via Crucis, anche lei ha salito il Calvario fino alla
cima, rispettata anche da chi percuoteva suo Figlio, per-ché lei era la
famiglia del condannato, tutta la sua famiglia. Anche lei ha percorso la Via
Crucis, una Via Crucis ancora più dolorosa di quella del figlio perché è
molto più doloroso veder soffrire il pro-prio figlio che soffrire noi
stessi... E' molto più doloroso veder mori-re il proprio figlio che morire noi
stessi. Il crocifisso trafigge anche il cuore di Maria: ora la madre è pronta
ad accogliere la speranza di chi mette nelle mani di Dio il destino dei propri
figli.
C*
O Gesù, ti chiediamo lo Spirito della conversione e del perdono, al fine di
accogliere con forza i momenti difficili, in cui ci sentia-mo soli ed incapaci
di accogliere le diverse situazioni di difficoltà provate per i nostri figli.
Aiutaci, inoltre, ad essere consapevoli che le difficoltà della vita possono
essere affrontate in maniera crea-tiva, trasformando il dolore in una potente
energia di crescita e trasformazione personale. Padre
nostro...
C*
Ti adoriamo, o Cristo e ti benediciamo.
T*
Perché con la Tua Santa Croce hai redento il mondo
"Allora costrinsero un tale che passava, un certo Simone di Cirene, che veniva dalla campagna, padre di Alessandro e di Rufo, a portare la croce."
L* La croce è troppo pesante per Dio, che si è fatto uomo. Gesù ha bisogno di solidarietà. L'uomo ha bisogno di solidarietà. Ci è stato detto: "Portate i pesi gli uni degli altri" (Gal 6,2). Chi soffre ha soprattutto bisogno di vedere gli altri accostarsi personalmente alla sua sofferenza. Se tante famiglie intorno a noi vivono momen-ti di crisi materiale o morale, non stanchiamoci di aprire loro la nostra casa ed il nostro cuore, di portare una nota di speranza o di fare un gesto di solidarietà, anche se questo dovesse compro-mettere la nostra tranquillità. Ogni volta che amore e solidarietà si trasformano in servizio concreto agli altri, aiutiamo a portare la croce stessa di Gesù.
C*
Ti preghiamo, Signore, per tutti quegli anonimi che allèviano le sofferenze del
prossimo e per tutti coloro per i quali la croce è troppo pesante. E donaci la
capacità di lasciarci aiutare, quando siamo tentati di chiuderci nelle nostre
difficoltà. Padre
nostro...
C
* Ti adoriamo, o Cristo e ti
benediciamo.
T*
Perché con la Tua Santa Croce hai redento il mondo
"Non ha apparenza né bellezza per attirare i nostri sguardi, non splendore per provare in lui diletto. Disprezzato e reietto dagli uomini, uomo dei dolori che ben conosce il patire, come uno davanti al quale ci si copre la faccia, era disprezzato e non ne avevano alcuna stima."
L*
La Veronica con la sua tenerezza femminile ha asciugato il tuo volto coperto di
sudore e di sangue. Quante volte, Signore, tor-niamo a casa stanchi e
sfiduciati, dopo una giornata di lavoro, cercando qualcuno che ci sollevi con un
panno di lino e con un cuore che ama! Il lavoro, luogo di fatica, per qualcuno,
luogo di tormento, per qualche altro, luogo di gratificazione, luogo in cui si
manifesta il carico di speranza e liberazione, ma anche luogo di conflitto o
sconfitta..... qualunque sia il suo peso qualunque sia la sua durata spesso
diventa elemento centrale della nostra vita e finiamo per dimenticare che il
lavoro è per l'uomo e non l'uomo per il lavoro...
C*
Signore aiutaci a trasformare il posto di lavoro in luogo di testi-monianza del
nostro essere cristiani e donaci di compiere ogni giorno piccoli gesti d'amore Padre
nostro...
C* Ti adoriamo, o Cristo e ti benediciamo.
T* Perché con la'Iìa Santa Croce hai redento il mondo
"Egli
è stato trafitto per i nostri delitti, schiacciato per le nostre iniquità. Il
castigo che ci dà salvezza si è abbattuto su di lui; per le sue piaghe noi
siamo stati guariti. Noi tutti eravamo sper-duti come un gregge, ognuno di noi
seguiva la sua strada; il Signore fece ricadere su di lui l'iniquità di noi
tutti."
L*
L'esperienza della crisi, cioè di una seria difficoltà che pone in discussione
la perseveranza di una relazione di coppia, è sem-pre più frequente oggi
nella vita matrimoniale. Nessuna famiglia ignora come l'egoismo, il disaccordo,
le tensioni aggrediscano e a volte colpiscano la propria unione: di qui le
molteplici forme di divisione familiare. L'amore non più vissuto come sentimen-to
di dono e rispetto reciproco, ma spesso come qualcosa di mate-riale, con
mancanza di dialogo e di comprensione. I coniugi impa-rino ad accogliersi nei
modi diversi di vedere e a perdonarsi negli inevitabili conflitti, dimostrando
disponibilità reciproca, tolle-ranza.
C*
O Signore fa che lo sconforto di tanti momenti della vita dei coniu-gi non
porti mai alla disperazione; e che se anche nelle diffi-coltà i coniugi
possano cadere, sappiano poi rialzarsi, con la certezza che Tu Signore, sei loro
vicino per sostenerli e solle-varli da una fatica spesso troppo pesante. Padre
nostro...
C*
Ti adoriamo, o Cristo e ti benediciamo.
T*
Perché con la Tua Santa Croce hai redento il mondo
"Erano in molti a seguire Gesù: una gran folla di popolo e un gruppo di donne che si battevano il petto e facevano lamenti su di lui. Gesù disse loro: "Donne di Gerusalemme non piangete per me. Piangete piuttosto per voi e per i vostri figli."
L* Un gruppo di donne ha seguito il Maestro sin dalla Galilea, hanno ascoltato la sua parola ed assistito ai suoi miracoli. Al vederlo ora carico della croce, insanguinato, preso a calci e a sputi, deri-so dalla folla scoppia in pianto. Gesù non resta indifferente. Piangete..." per i vostri peccati: io sono innocente eppure sono trattato cosi! Ma come sarete trattate voi dal Padre mio? Voi che avete peccato? Parole terribili per noi peccatori e per la nostra società, che in nome di una falsa civiltà, neghiamo e crocifig-giamo Dio!
C*
Signore Gesù, la famiglia è una scintilla di Cielo condivisa con l'umanità;
la famiglia è la culla dove siamo nati e dove conti-nuamente rinasciamo
nell'amore. Signore Gesù, entra nelle nostre case e intona il canto della vita.
Riaccendi la lampada dell'amo-re e facci sentire la bellezza di essere legati
gli uni agli altri in un abbraccio di vita: la vita alimentata dal respiro
stesso di Dio, il respiro di Dio-Amore. Signore Gesù, salva la famiglia,
affinché sia salva la vita! Signore Gesù, salva la mia, la nostra famiglia! Padre
nostro...
C*
Ti adoriamo, o Cristo e ti
benediciamo.
T*
Perché con la Tua Santa Croce hai redento il mondo
"Maltrattato,
si lasciò umiliare e non aprì la sua bocca; era come agnello condotto al
macello, come pecora muta di fronte ai suoi tosa-tori, e non aprì la sua
bocca. E' stato annoverato fra gli empi, men-tre egli portava il peccato di
molti e intercedeva per i peccatori."
L*
Accettare la propria missione di coniuge, genitore e figlio, senza protestare e
senza superbia ma con amore, come Gesù, che nel momento più difficile della
sua esistenza terrena, "Umiliato non aprì bocca". Quante volte nella
nostra vita coniugale la nostra bocca ha pronunciato parole superbe nei
confronti l'uno dell'altra, ma anche nei confronti di familiari. Incomprensioni,
litigi e mancan-za di rispetto sono il risultato di una vita vissuta
nell'egoismo del cuore. La famiglia è il luogo privilegiato dell'amore
gratuito, dove ci si dona reciprocamente senza chiedere nulla in cambio.
C*
Signore Gesù, Tu ci vuoi insegnare ad attendere la salvezza uni-camente da Dio
nostro Padre. Il tuo silenzio di umiltà e il tuo patire ci fanno intuire il
segreto che spinge avanti il tuo cammi-no. Che la tua forza d'amore venga
comunicata al cuore di ogni uomo affranto, al cuore dei giovani senza
speranza... Venga spez-zato il giogo di ogni schiavitù e, risollevati dal tuo
perdono, tutti gli uomini possano ristorarsi alla fonte viva del Amore. Gesù,
nostra forza e nostra salvezza, abbi di noi pietà! Padre
nostro...
C*
Ti adoriamo, o Cristo e ti benediciamo.
T*
Perché con la Tua Santa Croce hai redento il mondo
"I
soldati poi, quando ebbero crocifisso Gesù presero le sue vesti e ne fecero
quattro parti una per ciascun soldato, e la tunica. Ora quella tunica era senza
cucitura. Perciò dissero tra loro: "Non stracciamola, ma tiriamo a sorte a
chi tocca". Così si adempi-va la Scrittura: "Si sono divise tra loro
le mie vesti e sulla mia tunica hanno gettato la sorte."
L*
Tutti i giornali non fanno che parlarci di quanto il costo della vita sia
cresciuto: il pane, la carne, quasi l'aria che respiriamo costano più di prima.
E anche un figlio, o addirittura due figli: che fatica dare loro tutto il
necessario! Ma qui si ferma il ragio-namento umano e ci vieni tu, o Signore, in
soccorso: cosa, o Gesù, è necessario e cosa è superfluo? Anche a te hanno
preso le vesti e tu ... non hai detto una parola... !
C*
O Signore, ti chiediamo aiuto per le nostre famiglie: fa che impa-riamo a
ringraziarti per le "vesti" che portiamo, per tutto quello che abbiamo
e di cui possiamo godere. Aiutaci a capire come con-dividere tutto ciò con il
nostro prossimo, con le famiglie in dif-ficoltà, dove non è importante che
marca di scarpa si indossa, ma la cosa essenziale è... avere un paio di scarpe.
Padre
nostro...
C*
Ti adoriamo, o Cristo e ti benediciamo.
T*
Perché con la Tua Santa Croce hai redento il mondo
"Dopo
averlo crocifisso, sedutisi, gli facevano la guardia. Al di sopra del suo capo,
posero la motivazione scritta della sua con-danna: "Questi è Gesù, il re
dei Giudei".
L*
Gesù è crocifisso. Le sue mani e i suoi piedi sono trafitti da impie-tosi
chiodi. Spogliato delle sue vesti, egli viene ora coperto dai peccati del mondo.
Per amore si lascia crocifiggere e nell'a-more la sofferenza umana si trasforma
in salvezza. Sorrette da questa certezza, uomini e donne, giovani e vecchi,
seguono il Crocifisso in questa radicale esperienza di amore. Le piaghe di Gesù
continuano oggi a sanguinare, aggravate dai chiodi del-l'ingiustizia, della
menzogna e dell'odio, dei sacrilegi e dell'in-differenza. Sul palmo delle sue
mani trafitte dai chiodi è scritto il nome di coloro che con lui continuano ad
essere crocifissi.
C*
Signore Gesù, inchiodato sul legno per amor nostro, donaci la tua libertà.
Insegnaci a vincere la paura della sofferenza. Facci penetrare in questo mistero
di amore, che trasforma in momen-ti di grazia anche le umili vicende di ogni
giorno. Gesù, innal-zato sulla croce, attira a te quanti cercano il tuo volto;
aiuta quan-ti partecipano alle tue sofferenze, a scoprire il senso della loro
misteriosa chiamata e a condividere la tua passione e il dolore del mondo. Padre
nostro...
C*
Ti adoriamo, o Cristo e ti benediciamo.
T*
Perché con la Tua Santa Croce hai
redento
il mondo
"Gesù,
vedendo la madre e lì accanto a lei il discepolo che egli amava, disse alla
madre: `Donna, ecco il tuo figlio'. Poi disse al discepolo: `Ecco la tua madre'.
Dopo questo Gesù disse: `Ho sete'. E dopo aver ricevuto l'aceto, Gesù disse:
`tutto è compiuto!'. E chi-nato il capo, spirò."(Qui
si genuflette e si fa una pausa).
L*
è la prova più difficile per noi. Ci hai chiamati alla vita, ad essere sposi,
figli, compartecipi di quell'amore che è riflesso del tuo. Perché dunque la
croce? Perché quel corpo martoriato, coperto di san-gue? Perché quel capo
chino, schiacciato dalla corona di spine? Perché la morte, che lascia un vuoto
incolmabile? Tu Signore, vai oltre la nostra morte e ci proietti in una
dimensione che fa balzare davanti ai nostri occhi il volto illuminato dalla luce
della Pasqua. Ci insegni così ad estirpare i chiodi della sofferenza e a vedere
la luce dell'alba in fondo alla notte più buia.
C*
Gesù crocifisso, non tanto sul Tabor quanto sul Calvario, Tu ci hai rivelato il
Tuo vero volto, il volto di un amore che si è spinto fino alla fine. C'è chi
per riverenza vuole rappresentarTi coperto dal manto regale anche sulla croce.
Ma noi non temiamo di esporTi così come pendevi sul patibolo quel venerdì. La
visione di Te crocifis-so ci sprona a vergognarci delle nostre infedeltà e ci
riempie di gratitudine per la Tua infinita misericordia. O Signore, quanto Ti è
costato l'averci amato! Padre
nostro...
C*
Ti adoriamo, o Cristo e ti benediciamo.
T*
Perché con la Tua Santa Croce hai redento il mondo
"La Scrittura dice: `Volgeranno lo sguardo a colui che hanno trafitto'. Dopo questi fatti, Giuseppe d'Arimatea, che era disce-polo di Gesù, ma di nascosto per timore dei Giudei, chiese a Pilato di prendere il corpo di Gesù. Pilato lo concesse. Allora egli andò e prese il corpo di Gesù."
L*
Quando fosti con rispetto ed amore, deposto dalla croce, trova-sti ad
accoglierti le braccia materne di Maria. Ma quanti nostri anziani, deposte le
vesti di un ruolo, nel lavoro, nell'impegno sociale, nella capacità economica,
si trovano emarginati dalle loro stesse famiglie, considerati improduttivi...
inutili.
C*
Signore Gesù, aiutaci in famiglia a volgere amorevolmente il nostro sguardo
sugli anziani. Gesù, dona forza e coraggio in tutti coloro che si trovano
avanti negli anni, perché con la tua pre-senza di Padre, riescano a sopportare
il peso delle croci quoti-diane: solitudine, sofferenza, emarginazione,
egoismo, senso di inutilità. Signore, sostieni gli anziani nel momento in cui
la loro vita si sta volgendo al tramonto. Padre
nostro...
C*
Ti adoriamo, o Cristo e ti benediciamo.
T*
Perché con la Tua Santa Croce hai redento il mondo
"Ora, nel luogo dove era stato croci-fisso, vi era un giardino e nel giardino un sepolcro nuovo, nel quale nessuno era stato ancora deposto. Là dunque deposero Gesù, poi-ché quel sepolcro era vicino."
L*
Tutto sembra finito ed è avvolto nel silenzio. Gesù ha appena esa-lato il suo
ultimo respiro. La Madre è immersa in un dolore senza fine. Non era neppure
ipotizzabile che tutto potesse finire così, nella solitudine e nel silenzio
assordante di una morte infame. Non resta che la via del sepolcro, da chiudere
in fretta con un masso così da mettere la parola fine a tutto. Così nelle
nostre famiglie, quando un silenzio senza speranza si pone tra i coniugi, e poi,
tra genitori e i figli, non riusciamo più a guardare l'altro, a toccarlo, a
parlar-gli, per ristabilire un rapporto di comunione con lui, per rinnovare
l'alleanza indissolubile dell'amore.
C*
Sostienici, Signore quando, come nel giorno del Sabato santo, la sola soluzione
che sembra possibile è quella del silenzio del sepol-cro, affinché il nostro
cuore non rimanga chiuso come da un maci-gno irremovibile, ma si apra alla
forza del dialogo, alla gioia della riconciliazione. Padre
nostro...